“Soffia il vento della paura”. Scurati va in Francia e torna martire – .

“Soffia il vento della paura”. Scurati va in Francia e torna martire – .
“Soffia il vento della paura”. Scurati va in Francia e torna martire – .

Te lo ricordi Antonio Scurati? Dai, non puoi averlo già dimenticato, è un fatto recente, nonostante la grande velocità del mondo della comunicazione che divora il tempo. Il nostro celebre scrittore, noto per la sua ossessione per Benito Mussolini, è stato protagonista di una fiction greca sulla presunta censura subita sulla destra RAI, con il monologo sabotato il 25 aprile nel programma di Serena Bortone “Che sarà”, conosciuto più per questo episodio che per i terribili risultati di pubblico. Ebbene, dopo essere diventato punto di riferimento della sinistra contro il governo, Scurati ha assunto anche il ruolo di martire oltralpe, snocciolando una serie di sfoghi significativi.

Ieri l’autore del libro “M.” trilogia su Mussolini ricevuta Francia l’onore di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. La cerimonia si è svolta nelle sale del Ministero della Cultura parigino e ha visto la presenza anche del Ministro della Cultura Rachine Dati. Come ogni eccellente intellettuale di sinistra, Scurati ne approfitta Gettare fango sul governo di centrodestra, esprimendo grande preoccupazione per i tempi di oggi, che somigliano “a quelli vissuti dai nostri nonni, quando c’era una crisi di fiducia nel futuro e un declino della speranza”. Mussolini sapeva che la strada della speranza per arrivare al potere era per lui impossibile e capiva che esisteva ed esiste tuttora qualcosa in politica che è più potente della speranza, proseguiva lo scrittore: “Ed è la paura. Rispetto a 100 anni fa le differenze sono numerose e profonde. Vedo però lo stesso vento soffiare sulle paure della gente, sulle passioni del Paese, sul sentimento di delusione delle classi medie impoverite, sui cittadini spaventati, angosciati dalle guerre, dalle pandemie, traditi dalle promesse non mantenute. Questo vento malsano non semina solo paura”.

Leggi anche:

Di fronte a questa proposta oscena e malinconica, ha aggiunto Scurati, arte e letteratura rispondono con un’unica parola, che ha dato il nome a un celebre romanzo francese nel cuore della più profonda crisi europea degli anni Trenta ‘L’Espoir’, la speranza. La stampa francese, poco informata, ha riproposto la favola della censura, ma non solo. Nel suo discorso, il ministro Dati allude velatamente all’attuale situazione politica francese: “Dicendoci di non dimenticare nulla, di ricordare gli abissi in cui è caduta l’Europa nel passato, Scurati ci invita a tenere sempre gli occhi aperti sui rischi cui vanno incontro le nostre società democratiche. ” Un riferimento alle prossime elezioni legislative in Francia, con l’estrema destra lepenista favorita. E magari ad altre realtà, chissà. Certo è che Scurati non ha dato il dovuto credito al suo Paese, pensando più al vittimismo che ad altro.

Franco Lodige, 17 giugno 2024

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato (gratuito)

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche

Seguici sui nostri canali

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Portato via in ambulanza”: tragedia per l’ex volto di Maria De Filippi
NEXT la ginnasta dice addio alle Olimpiadi – .