Il futuro dell’Uccp non è a rischio, come sostenuto Ercole Nucleopresidente della Cooperativa Medici di Medicina Generale. L’ASL di Teramo ha semplicemente proceduto ad una ottimizzazione dei costi sulla base delle indicazioni fornite dal legislatore regionale a tutte le ASL.
Nella fase di avvio dell’Uccp e fino a oggi, per garantire la funzionalità dei reparti stessi, ai medici di medicina generale che vi operano è stato chiesto di essere affiancati da segretarie e infermieri di riferimento. Se i medici si sono rivolti alle cooperative, è una loro scelta: l’ASL non ha un rapporto diretto con le cooperative ma si limita a rimborsare ai medici i costi del personale di supporto.
La cifra di 200mila euro indicata al presidente del Core è sovrastimata: il rimborso ai medici per il personale ha visto un risparmio di 69mila euro, condiviso con le rispettive organizzazioni sindacali, che il 28 giugno hanno sottoscritto l’accordo aziendale per la gestione dell’Uccp.
La sostenibilità della riduzione dei costi è stata valutata da entrambe le parti e gli stessi sindacati hanno ritenuto opportuno garantire anche la sostituzione di ferie, malattie e altre clausole contrattuali.
Per quanto a conoscenza dell’ASL, non tutti i medici fanno riferimento alla cooperativa del presidente Core e non sono state sollevate obiezioni dalle altre due cooperative di riferimento dei medici che lavorano nell’Uccp. Da sottolineare che anche dopo il piano di razionalizzazione, l’ASL di Teramo continua a garantire standard di organico addirittura migliori di quelli previsti dalle linee guida regionali del 2023.
La cifra di circa 190 mila euro si riferisce a una serie di misure che consistono anche nella chiusura dell’Uccp il sabato poiché il servizio è garantito dalla Guardia Medica. Ulteriori risparmi derivano da una razionalizzazione del rimborso relativo al software utilizzato dai medici nell’Uccp, utilizzato anche nei singoli ambulatori.
“Il futuro dell’Uccp non è a rischio”, ribadisce il direttore generale Maurizio di Giosia“Ci tengo a precisare che l’accordo con i sindacati dei medici ha una durata di tre mesi perché l’ASL sta procedendo all’attivazione delle Case di Comunità (strutture previste dal decreto ministeriale 77 che rivede e potenzia radicalmente l’assistenza sanitaria sul territorio), nelle quali, come previsto dalle linee guida regionali, confluirà l’Uccp. E a quel punto il personale di supporto sarà fornito direttamente dall’azienda che nei prossimi tre mesi procederà ad attuare le opportune procedure amministrative. Siamo di fronte a un processo di razionalizzazione, che non significa tagliare i servizi, ma ottimizzarli. Il mio ruolo è quello di fornire assistenza sanitaria qualificata al cittadino, garantendo servizi efficienti ed economicamente sostenibili. E non intendo rinunciarvi”.
La questione è stata discussa anche in Commissione regionale di vigilanza il 27 giugno e sia la maggioranza che l’opposizione hanno condiviso la strategia aziendale che fa riferimento alla politica regionale di razionalizzazione delle spese.
Ufficio stampa
ASL TERAMO
2.7.2024
