Incidente a Mombaroccio, muore uno studente di 14 anni. Veglia di preghiera e messaggi disperati di amici – .

Incidente a Mombaroccio, muore uno studente di 14 anni. Veglia di preghiera e messaggi disperati di amici – .
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PESARO – Speranze appese a un filo per lo studente 14enne di Mombaroccio, gravemente ferito nell’incidente di martedì mattina all’incrocio di Ponte Valle con via Tresole. Stava andando a scuola con due compagni di classe, un amico della stessa età e un ragazzo adulto alla guida dell’auto, entrambi scampati al peggio, quando il terribile incidente è avvenuto con un’altra macchina. Ora la ragazza si trova in condizioni disperate nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Torrette di Ancona. Gli operatori sanitari hanno segnalato la morte cerebrale, ma stanno facendo un ultimo disperato tentativo di rianimarla.

Situazione precipitata

Al momento, la studentessa è tenuta in vita solo grazie alle macchine, poiché non può più respirare autonomamente. Secondo fonti ufficiali, per un altro giorno sta intervenendo per ridare vigore al flusso sanguigno e farlo uscire dallo stato vegetativo in cui si trova. La situazione è peggiorata mercoledì sera quando, all’ora di cena, hanno iniziato a circolare su TikTok videomessaggi disperati degli amici della ragazza. Un dolore troppo grande per gli adolescenti affidati, con una flebile speranza, ai social. Hanno pubblicato la notizia che le condizioni del suo partner sarebbero peggiorate drammaticamente. Testimonianze angosciate che girano ancora in rete. Ma intorno alla ragazza e alla famiglia non ci sono solo loro, i migliori amici, c’è tutta la comunità di Mombaroccio che ieri sera alle 20.30 si è raccolta in preghiera nella chiesa del capoluogo, perché un provvidenziale intervento possa salvare lo studente. Dopo aver frequentato le scuole elementari e medie nel suo paese, la ragazza si iscrive al primo anno di un istituto professionale di Pesaro.

In lacrime ieri mattina anche Cinzia Bertozzi, 57 anni, infermiera di Ponte Valle, madre di due figlie adolescenti che guidano ogni giorno i motorini, rappresentante del comitato che da anni si batte per risolvere i problemi del traffico nel quartiere. «Una delle mie ragazze ha condiviso i videomessaggi sui social – è il racconto della signora Cinzia -, sono tremendamente in ansia e prego per la vita della studentessa. Massimo è morto tra le mie braccia nel 2016, l’ho aiutato a respirare fino alla fine, aveva 32 anni, l’incidente è avvenuto nei pressi del maledetto incrocio che collega Ponte Valle a via Tresole, un incubo che mi tormentava per anni. Sono molto preoccupato per i rischi che corrono lungo il nostro cammino. Ogni giorno è un pericolo, anche solo per portare i sacchi della spazzatura nei cassonetti. Il traffico è a livelli spaventosi».

L’incrocio maledetto

Ieri mattina il combattivo rappresentante del comitato ha inviato e-mail al Comune per chiedere, insieme alla tanto agognata bretella, anche la realizzazione di una rotonda sul luogo dell’incidente, la rotonda del Melograno: “Sono mandando un sms al sindaco Ricci – ha spiegato Cinzia Bertozzi -, dobbiamo in ogni modo rallentare la velocità dei mezzi, non c’è sicurezza per noi residenti e per i nostri bambini. Basterebbe poco, anche solo alcune barriere protettive di plastica nell’incrocio. Sto urlando la mia rabbia e la mia disperazione a costo di ricevere minacce di lamentele. Come madre, non posso tacere e guardare in silenzio queste tragedie. Ogni mese che passa è un dramma in più che si aggiunge».

 
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