Di Carlo Platella
La Mercedes sta lavorando instancabilmente per colmare le lacune della Freccia d’Argento. Oltre alla mancanza di carico in curva, alle difficoltà di equilibrio e ai rimbalzi in curva, il W15 soffre di una finestra operativa troppo stretta. In Australia sia venerdì che sabato ha parlato Lewis Hamlton ottime sensazioni dalla vettura nelle sessioni mattutine, per poi peggiorare sensibilmente nel pomeriggio, in una fascia oraria in cui si svolgevano qualifiche e gara. Dopo tre gare, il direttore tecnico James Allison individua nella temperatura esterna una delle possibili cause.
Struttura stabile
“Tra le FP3 e le qualifiche, quasi non abbiamo apportato alcuna modifica al set-up“, spiega Allison, escludendo il tuning dalle ragioni del repentino cambio di carattere della vettura dalla mattina al pomeriggio. “Ovviamente avevamo meno carburante e abbiamo spinto il motore al massimo, ma non ci sono state modifiche significative sul set-up, perché nelle ultime prove libere ci sembrava che la vettura fosse in una buona finestra operativa, come evidenziato anche dai tempi”. In Australia Lewis Hamilton ha concluso la terza sessione di prove libere al quarto posto, a soli 92 millesimi dal miglior tempo di Leclerc e appena davanti a Russell.
“Abbiamo iniziato a notare una tendenza nei nostri fine settimana. Ci sono alcuni momenti del fine settimana in cui siamo soddisfatti della macchina, ma poi tutto ci sfugge nelle sessioni competitive, ovvero qualifiche e gara. La correlazione più evidente che notiamo in questo momento è che quando la pista è più calda, e quindi anche la temperatura delle gomme comincia ad aumentare, perdiamo competitività. Invece, quando abbiamo dato il meglio di noi è stato nelle sessioni più fresche”.
L’aumento delle temperature dell’asfalto porta con sé una perdita di aderenza, soprattutto al posteriore, spostando l’equilibrio della vettura verso l’anteriore. La dinamica richiama una caratteristica ricorrente nelle Mercedes degli ultimi anni, afflitta da un retrotreno danzante la cui instabilità peggiora con l’innalzarsi delle temperature. Non è un caso che al centro del progetto 2024 sia stato il posteriore, come annunciato da Allison in occasione del lancio della W15: “È stata prestata molta attenzione migliorare l’imprevedibilità dell’asse posteriore dell’auto precedente. Abbiamo lavorato duro per garantire che entrambi gli assali, ma soprattutto quello posteriore, controllassero le gomme meglio che sulla W14”.
I prossimi passi
L’inizio della stagione offre un quadro in cui la Mercedes ha ancora del lavoro da fare per migliorare la stabilità posteriore. A Brackley si stanno studiando soluzioni per ottimizzare la gestione delle temperature delle gomme nei prossimi Gran Premi, lavorando sul set-up. Allison continua: “Durante il fine settimana potrete ideare un programma di lavoro mirato a riequilibrare a vostro favore le temperature delle gomme, dall’anteriore al posteriore. Il tutto utilizzando gli strumenti di ottimizzazione tradizionaliche è quello che facciamo in fabbrica con il simulatore”.
Il direttore tecnico non esclude però che possano essere necessari interventi strutturali, per i quali bisognerà attendere aggiornamenti: “Se a un certo punto esaurisci le opzioni di configurazione e hai bisogno di spingerti ancora oltre, allora a quel punto diventa più difficile, perché significherebbe che ci sono caratteristiche nascoste nella mappa aerodinamica che hai creato. Oppure le caratteristiche delle sospensioni aggravano queste caratteristiche particolari e per sistemare bene il tutto bisogna cambiarle”. Le gare di aprile forniranno risposte importanti se sarà sufficiente una diversa strategia di tuning per allargare la finestra di utilizzo della W15. Il rischio però in casa Mercedes è che non sia possibile eliminare completamente i difetti dalla vettura senza rivedere le caratteristiche fondamentali del progetto stravolgendo la vettura, operazione impossibile senza sfondare il tetto di spesa.
