CdS – Inter, il prossimo mercato avrà saldo a 0. Vendere un grande giocatore? Cosa filtra – .

CdS – Inter, il prossimo mercato avrà saldo a 0. Vendere un grande giocatore? Cosa filtra – .
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In attesa di conoscere il futuro dell’Inter, ecco il focus del Corriere dello Sport sulle strategie di mercato di Marotta e Ausilio

In casa Inter sono già state realizzate due mosse di mercato. In attesa di conoscere il futuro del club (il debito con Oaktree scade il 20 maggio), ecco l’attenzione del Corriere dello Sport sulle strategie di Marotta e Ausilio.

Va detto che Marotta e Ausilio hanno fatto passi avanti. A una squadra (dominata) da scudetto si sono già aggiunti due giocatori del calibro di Zielinski e Taremi. Insomma, la rosa nerazzurra si è già rinforzata. E l’idea era di continuare su questa linea, individuando esigenze e ulteriori obiettivi di mercato. Senza tralasciare, però, l’opportunità di garantire continuità attraverso i rinnovi contrattuali di due elementi chiave come Lautaro e Barella, ovvero capitano e vicecapitano. Le manovre maggiori, però, sono finite in stand-by. O meglio, Marotta e Ausilio continuano a essere operativi, mantengono in essere tutto quanto delineato, portano avanti le discussioni già avviate, ma non riescono ad affondare il colpo e chiudere i giochi aperti.

La posta in gioco di Oaktree

Dopotutto, ci sono obblighi che vanno oltre. Con una scadenza così stretta, il via libera di Zhang non può bastare per firmare contratti o concludere accordi. E il motivo è abbastanza chiaro: non è detto (anzi) che dopo il 20 maggio sarà ancora nella cabina di regia. Tre anni fa, quando concesse il prestito da 275 milioni che diventarono 375 con gli interessi (tasso annuo del 12%), Oaktree pretese di inserire una serie di limiti e “patti” per la gestione del club. E non è un caso che nel consiglio di amministrazione nerazzurro ci siano due membri vicini al fondo americano: sono il notaio Marchetti e il manager Carassai, entrati come indipendenti. Ora più che mai, insomma, ogni mossa, ogni movimento viene scrutato e valutato. Ed è inevitabile che tutto ciò che potrebbe alterare sostanzialmente lo status del club non ottenga il via libera.

Mercato a saldo zero

L’esempio migliore sono i già citati rinnovi di Lautaro e Barella. Al di là degli accordi ancora da raggiungere nei dettagli, l’aumento dei rispettivi ingaggi farebbe inevitabilmente lievitare l’ingaggio dei convocati, facendo lievitare i costi per gli anni a venire. Ebbene, non è (ancora) il momento di certificare questo tipo di accordi. Proprio perché, dopo il 20 maggio, alla guida del club potrebbe esserci un nuovo proprietario – lo stesso Oaktree o una realtà completamente nuova – che, magari, avrà piani e intenzioni diverse. Ciò vale anche per l’intero mercato. Ad oggi l’indicazione è che, pur non essendoci la necessità di vendere alcun pezzo di pregio, lo stesso dovrà comunque essere con saldo pari a zero. Vuol dire che per comprare (Gudmundsson o Raspadori per esempio), bisognerà vendere. Un eventuale nuovo azionista, però, potrebbe anche voler dare un’immediata accelerazione alla chiusura dei conti. Potrebbe non accontentarsi, ad esempio, di chiudere con una quarantina di milioni di perdite, preferendo avvicinarsi subito al pareggio. E così lo stallo diventa inevitabile”.viene letto.

 
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