La posizione di Pidcock? Meno avanzato di quanto sembri – .

A prima vista la posizione di Tom Pidcock sembra avanzata. Quasi alla pari con Fratelli Yates. Una posizione molto da motociclista, ancor più che da ciclocrossista. Ma poi se analizzi attentamente e lo fai con le persone giuste, scopri che non è proprio così. Anzi…

Ci siamo chiesti quanto del motociclista e pilota di cross Pidcock avesse nella sua configurazione da strada. In realtà c’è poco dell’assetto vero e proprio, mentre c’è molta della guida e della “filosofia” dell’off-road Pidcock. Di questi aspetti abbiamo parlato con Matteo Cornacchione, storico meccanico di Granatieri di Ineos.

Matteo, vedendolo da fuori, sembra che Tom abbia una posizione molto avanzata. Molto biker-like, con il baricentro interamente sui pedali, anche se questa tendenza ormai è accettata anche su strada. È così?

Tom in realtà non è molto avanzato. In effetti, è il meno avanzato dei nostri. Dispone di 9 centimetri di arretramento della sella. Non credo che abbia ereditato nulla di specifico dalla mountain bike, quindi in questo aspetto ci rimanda molto Kurt Bogaerts, il suo allenatore e factotum che lo segue in tutto e per tutto. Dire, usa il reggisella normale e quando dico normale intendo quello arretrato e non quello dritto. Se non altro, ha ereditato l’attenzione alla pressione dei pneumatici dallo sciatore di fondo e dal ciclista.

Puoi dirci di più?

Ci lavora molto e Ha una sensibilità pazzesca. Fa davvero molti test con le gomme. Ad esempio prima delle Strade Bianche ci fa fare diverse modifiche e si parla di aggiustamenti in ordine crescente o decrescente di 0,1-0,2 bar. A volte gli chiediamo: “Tom, cosa vuoi cambiare intervenendo così poco?”. Ma lo sente sicuramente. Succede così durante la ricognizione in una discesa di un minuto e mezzo regali 20″ ai tuoi compagni. Sembra quasi che sappia cosa c’è dietro la curva. Abbiamo il compressore digitale ad alta precisione e lui lo controlla sempre in prima persona.

La sella dell’inglese è arretrata di 9 centimetri rispetto al movimento centrale. Ormai una rarità
La sella dell’inglese è arretrata di 9 centimetri rispetto al movimento centrale. Ormai una rarità
Altre misure limite?

Direi le manovelle. Sta provando con quelli più corti (e questo ricorda un motociclista, ndr). Sia su strada che nelle prove su strada e nelle prove a cronometro, ha testato i 165 millimetri. Nella cronometro ha utilizzato addirittura i 160. La Tirreno, ad esempio, aveva un assetto particolare con corona da 68 denti e pedivelle da 160 denti. La corona era quasi più grande della pedivella! Ma è bello, perché Pidcock è molto tecnico e vuole provare tutto.

Hai trovato subito il setup ideale con la bici da cronometro?

Posso dire che ci sta lavorando duro. Esce molto perché vuole fare bene al Tour de France.

Torniamo al ritiro, Matteo. Ci sembra così evoluto perché ha una struttura più piccola delle sue dimensioni?

Esatto. Tom ne usa uno Pinarello Dogma taglia 46,5, quindi un po’ piccola per la sua altezza (170 centimetri, ndr). E ha un Direi attacco manubrio normale: 110 millimetri. La piega è di 38 centimetri centro-centro. E la forcella ha un rastrello di 47 millimetri. Dico che secondo me guida bene anche per questo.

Alla Tirreno, Pidcock ha utilizzato una corona da 68 denti e pedivelle da 160 mm (foto Instagram)
Alla Tirreno, Pidcock ha utilizzato una corona da 68 denti e pedivelle da 160 mm (foto Instagram)
Significato cosa?

Secondo me queste numerose e rovinose cadute dipendono anche dal fatto che i corridori ormai sono tutti avanzati per spingere meglio (si sta davanti per sfruttare il grande gluteo, il muscolo più grande e potente del corpo, ndr), ma questo va a discapito della guida.

Interessante, vai avanti per favore…

Rimanendo con il baricentro più in avanti non hai margine di errore. Sei subito sulla ruota anteriore, quasi ci “cadi sopra”. Tom, d’altra parte, oltre ad essere abile con lui, ha una posizione “old style” con l’arretramento e la forcella “più larga” con rake da 47 millimetri. Quindi è più equilibrato. Molti altri corridori avanzano ulteriormente per accumulare qualche watt in più, ma forse per farlo durante una corsa a tappe di una settimana cadono tre volte. Quindi quanto è stata davvero utile per te questa posizione estrema?

Un’altra cosa che abbiamo notato di Tom è che si muove molto in sella. Spesso lo pizzichiamo sulla punta, altre volte sul sedere…

E’ una delle sue caratteristiche di fuoristrada. Proprio in sella quest’anno gli ci è voluto un po’ per trovarlo. Ma era normale cambiare fornitore. Siamo passati a Prologoche ha una portata molto vasta. In un pomeriggio Tom ha provato anche tre selle. Ma poi una volta individuato quello giusto ci ha lavorato sopra e non è più cambiato. Anche in mountain bike ci ha messo molto tempo, ma è anche vero che tra cross e classiche non ha avuto tutto quel tempo. Basti pensare che dopo il Tirreno ha fatto un sopralluogo alle tappe italiane del Tour, poi è andato a Nizza dove abbiamo i nostri magazzini, e lì ha provato la sella della MTB e poi è arrivato a Sanremo.

Secondo Cornacchione il feeling e la sicurezza di Pidcock in discesa dipendono anche dal suo setup “vecchio stile”
Secondo Cornacchione il feeling e la sicurezza di Pidcock in discesa dipendono anche dal suo setup “vecchio stile”
E cosa potete dirci riguardo agli pneumatici? Abbiamo notato che alle Strade Bianche per esempio era l’unico dei tuoi ragazzi con i 28 millimetri…

Di base, usiamo 25 millimetri davanti e 28 millimetri dietro. Tom preferisce il tubeless. Il nostro fornitore è Continentale e a seconda della tipologia di percorso, a volte si opta per il TR, a volte per il TT. Questo secondo pneumatico è un po’ più leggero e più veloce del primo, ma allo stesso tempo dà un po’ meno garanzia in termini di forature. Corrono piccoli rischi, ma la scelta poi dipende dal percorso e dal corridore.

Infine le relazioni. Pidcock ha qualche preferenza?

Usa sempre il 54-40 anche nelle fasi in cui alcuni di noi scelgono invece il 56-44. Ed è fisso anche per quanto riguarda il pacco pignoni: sempre l’11-30, mentre tutti gli altri optano per l’11-34. Preferisce quindi una scala più graduale.

 
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