27 aprile 2024 (modificato il 27 aprile 2024 | 17:13)
Il tecnico giallorosso presenta la partita di domani: “Sarà un ambiente ostile, ma siamo pronti a giocare anche su campi avversari”. Poi sulla coppia Abraham-Azmoun: “È un esperimento ripetibile”
Nessuna conferenza stampa pre-Napoli per Daniele de Rossi. L’allenatore giallorosso, invece, ha rilasciato un’intervista ai microfoni ufficiali del club. Ecco le sue parole:
“La difficoltà più grande in questo momento è preparare tante partite ravvicinate, avere pochi giorni per prepararle e avere avversari forti come il Napoli in questo caso, come il Bologna e l’Udinese, e tutte le prossime. Servirebbero forze fresche, ma nella maggior parte dei casi anche gli altri hanno tanti impegni. Non compatiamoci, è una partita che sarà molto difficile perché affrontiamo forse l’unica squadra che si avvicina all’Inter per livello di giocatori. L’anno scorso erano ingiocabili, quest’anno hanno avuto difficoltà ma affronteremo una squadra tosta”..
A livello ambientale, che partita vi aspettate?“C’è sempre questa forte rivalità. Nel giorno dell’addio ho fatto una battuta sui tifosi della Roma che mi mancavano in casa ma anche sui miei avversari che mi facevano sentire importante. Il Napoli era uno stadio che, per l’odio sportivo che provavo riservato, mi faceva sentire una persona considerata. Di certo non ero indifferente. Domani forse ci sarà un po’ di nervosismo nei confronti della loro squadra in Europa”.
La vittoria di Udine aiuta? “Assolutamente si. Non dovrebbe servire a molto perché non abbiamo fatto niente, abbiamo recuperato 3 punti che avremmo voluto prendere contro il Bologna. Abbiamo sistemato un po’ le cose, ma non cambia nulla. Non dobbiamo sentirci rilassati. Il nostro obiettivo è molto difficile da raggiungere anche considerando il calendario. Dobbiamo iniziare domani a fare un altro passo in quella direzione”.
Come sta Ndicka?“Sta bene, si è allenato e soprattutto con le parole ha fatto capire subito che si sentiva benissimo. Lo vediamo anche in allenamento, non ha paura dei contrasti. È tornato calciatore al 100%. Lui e Mancini avranno davanti un bel duello visto che affronteranno Osimhen che è uno degli attaccanti più forti al mondo. Siamo molto fiduciosi che saremo pronti a fare a meno di un giocatore forte come Leo”..
L’esperimento Azmoun-Abraham?“Un esperimento interessante, anche se pensiamo al fatto che abbiamo un altro attaccante della stessa struttura di Lukaku. Anche a Frosinone ho fatto lo stesso esperimento e secondo me non è andata molto bene, anche per colpa mia. Non avevamo preparato bene questa coppia. qualcosa di ripetibile nei momenti in cui vuoi segnare e vuoi portare presenza e centimetri in area. Si può iniziare anche così, purché ci sia un’organizzazione diversa che possa supportare in futuro questi due attaccanti dobbiamo essere pronti ad avere questa soluzione con qualche nozione più tattica”.
Da qui alla fine le alternative ai 3 punti saranno poche.“È un po’ di tutto. Ho iniziato qui tre mesi fa e se mi avessero detto di essere quinto, a quattro punti dall’Atalanta e sei dalla Lazio, a poche partite dalla fine, mi sarei iscritto sapendo da dove partivamo. Abbiamo riacceso questa corsa, l’abbiamo resa non solo un sogno, ma qualcosa di possibile. Sappiamo che è difficile. C’è il peso delle squadre dietro di noi che sono molto forti, il peso del calendario che non è per nulla facile, abbiamo giocato grandi partite contro squadre molto forti come noi. Abbiamo giocato brutte partite anche contro squadre meno forti. Se avessero detto che l’Atalanta aveva fatto un punto tra Cagliari e Verona le squadre avrebbero riso, quelle di bassa classifica possono dare più fastidio delle altre”
La Roma Campione d’Italia femminile. “Grande orgoglio, un pizzico di invidia. Ieri sera ho parlato con Spugna e Bavagnoli, siamo molto orgogliosi di loro. Se mi fate ricordare quella scalinata che io e Elisa Bartoli scendemmo insieme, sono davvero felice per loro. Il primo giorno erano intimiditi un po’ come noi, per loro era tutto nuovo. Adesso tocca a loro farci sentire a nostro agio perché sono loro i veri campioni che portano gloria qui a Roma. Siamo contenti per loro, non vediamo l’ora di eguagliarli facendo qualcosa di importante per la squadra. Il calcio femminile sta crescendo tantissimo, anche le giocatrici più giovani hanno un valore assoluto. È un movimento importante anche per il calcio maschile. Sono appassionati di calcio tanto quanto i giocatori ne fanno onore, come in questi casi quando vinci“.
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27 aprile 2024 (modificato il 27 aprile 2024 | 17:13)
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