A1 femminile, il ko di mercoledì contro il Ragusa è costato l’eliminazione ai quarti. Coach Vincent in bilico. Black V, il peggior finale possibile. E ora sorgono profonde riflessioni

A1 femminile, il ko di mercoledì contro il Ragusa è costato l’eliminazione ai quarti. Coach Vincent in bilico. Black V, il peggior finale possibile. E ora sorgono profonde riflessioni
A1 femminile, il ko di mercoledì contro il Ragusa è costato l’eliminazione ai quarti. Coach Vincent in bilico. Black V, il peggior finale possibile. E ora sorgono profonde riflessioni

Tanta amarezza. La stagione della Virtus femminile si chiude nel peggiore dei modi. Partito bene, con la conquista del primo trofeo storico per la squadra, la Supercoppa, disputata a Pordenone il 23 settembre, battendo prima il Venezia in semifinale e poi lo Schio in finale, l’anno delle Bianconere si chiude con un brutto risultato. ko nella gara-3 di mercoledì sera in casa contro il Ragusa. Se i siciliani si confermano una bestia nera – 3 partite giocate e 3 vittorie alla Segafredo Arena – la squadra di Pierre Vincent ha offerto una prestazione brutta e decisamente sottotono, incomprensibile per come è andata a finire, domenica esattamente il contrario. La pressione, ma soprattutto la mancanza di personalità mostrata dalle bianconere costano un’amara eliminazione ai quarti, playoff da cui ci si aspettava grandi cose.

A inizio stagione l’obiettivo era il titolo italiano, per provare a competere con Schio e Venezia: l’eliminazione ai quarti non può che essere considerata un brutto passo indietro rispetto alle due finali scudetto delle passate stagioni. La realtà dei fatti è che la Virtus ha vissuto un netto e inaspettato rallentamento rispetto all’andamento degli ultimi anni. Nella fase decisiva della stagione abbiamo visto una squadra apparsa svuotata di energie, incapace di tenere testa ad un avversario forse più debole, ma che ci ha messo più determinazione.

Così la prematura eliminazione dei playoff non può che indurre a riflessioni e decisioni, anche importanti, da parte del club per il futuro, vista anche la mancata qualificazione alla prossima edizione dell’Eurolega femminile. Sarà una Virtus 2.0 quella che dovrà ripartire e portare rinnovato entusiasmo in una piazza che dai 5.300 presenti alla finale scudetto di un anno fa sembra aver perso il feeling con la palla a spicchi rosa anche se, in parziale controindicazione, i 1.200 spettatori di mercoledì sera sono un buon numero da cui provare a ripartire e ad incrementare. Ripartiremo sicuramente con un gruppo di giocatori con tanti volti nuovi, ma dopo la clamorosa eliminazione anche la posizione di coach Pierre Vincent, che sulla carta ha ancora un anno di contratto, non appare così solida come lo era qualche volta. settimane fa.

 
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