Nei giorni scorsi è circolata la notizia secondo la quale Allegri, se vincesse la Coppa Italia, potrebbe restare sulla panchina della Juventus anche la prossima stagione. Domanda: tuUn club come la Juventus FC, e soprattutto un direttore sportivo astuto come Cristiano Giuntoli, aspetta il 16 maggio per decidere come programmare la prossima stagione? La risposta è no, perché Giuntoli ha cominciato a pensare alla Juve qualche mese fa e lo ha già deciso In panchina non siederà più Allegri (a qualunque costo, in termini di buonuscita) ma Thiago Motta.
Di cui, in conferenza stampa, lo stesso Allegri è stato indotto a parlare con una domanda/esca: cosa pensa della stagione del Bologna e se avesse sentito come si era espresso Juric riguardo Thiago. Allegri è stato un po’ cirobottesco e ha risposto dicendo che non aveva ascoltato Juric (“Motta è un genio, il suo background lo porta in una grande squadra e sono curioso di vedere cosa farà”) e che Bologna è andata oltre le aspettative, ma La Juventus è ancora davanti a lui in classifica. Sì, di un solo punto, non di 10. Nello specchietto retrovisore la Juve vede da settimane Motta e il suo Bologna.
Lo ha aggiunto anche Allegri Il DNA della Juventus non si può cambiare e resterà invariato. Certo, perché nel Dna della Juve ci sarà sempre e solo una cosa: l’ambizione di vincere, sempre. “Vincere è l’unica cosa che conta” è il mantra del club bianconero. Tuttavia, il modo in cui si ottiene la vittoria può essere cambiato. Non solo con difesa/contropiede e giocate estemporanee dei singoli ma con una proposta di gioco molto offensiva, e in questo senso Marcello Lippi ha scritto pagine di vittorie. Ma vediamo solo come è cambiata in meglio la Roma di De Rossi che domani sera affronterà la Juventus. Dimostrando quanto la mano e le idee calcistiche di un allenatore possano incidere su una squadra, rimasta uguale a quella di Mourinho. Succede proprio quello che Giuntoli auspica con Motta alla Juventus, avendo una rosa che – per esigenze economiche – verrà modificata ma non stravolta, ma sulla quale il nuovo corso tecnico deve e può incidere in modo significativo.
