Leao, altri fischi da San Siro. E Rafa va negli spogliatoi sul 2-1 per il Genoa – .

Leao, altri fischi da San Siro. E Rafa va negli spogliatoi sul 2-1 per il Genoa – .
Leao, altri fischi da San Siro. E Rafa va negli spogliatoi sul 2-1 per il Genoa – .

Si può dire che Leao abbia preso alla lettera lo striscione esposto dalla Sud e lo abbia lasciato lì per tutta la partita, in balia del vento e dei pensieri di giocatori, tifosi e dirigenti. Dice “il suono del silenzio”. Quella di Rafa colpisce e fa discutere, perché dopo la sostituzione ha abbassato la testa, non ha parlato con nessuno ed è andato dritto negli spogliatoi. Tutto sul 2-1 per il Genoa. Non ha visto il gol di Gabbia e il sinistro di Giroud. Gran parte di San Siro lo ha fischiato per diversi minuti, ma lui non ha reagito. Camminò sotto la curva in silenzio ascoltando il malcontento dei tifosi.

sostituito

Leao è uno che si tiene tutto dentro e ogni tanto si lascia andare, magari dopo un bel gol o una bella prestazione – vedi l’intervista post partita dopo Milan-PSG, la sua miglior partita stagionale -, ma questa volta ha preferito per andare nello spogliatoio. E dopo una partita così così, come confermato da Pioli in più occasioni, sia in tv che in sala stampa: “Non è nel suo momento migliore a livello fisico – ha ribadito il tecnico -, l’ho sostituito perché era troppo piccolo all’interno dell’area. In questo Okafor è stato più efficace”. E infatti lo svizzero ha servito a Giroud un pallone d’oro, che poi non è stato sfruttato dal francese. Leao, invece, si è presentato solo per uno sfogo sulla sinistra dopo un “regalo” di De Winter, reo di aver gestito male un passaggio. Rafa ha raccolto la palla, si è centrato e poi ha calciato debolmente al centro.

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In 67 minuti Leao ha giocato 44 palloni. Tre in meno del Pulisic e due in più del Chukwueze. Tra gli highlights un paio di colpi di tacco nello stretto, due scambi con Bennacer e Theo lungo la linea e poco altro. Ci si aspetta sempre che raggiunga la vetta in ogni salita, non che si fermi al campo base e si ritiri. Quest’anno non ha segnato in campionato per più di quattro mesi, poi è tornato a mordere contro l’Atalanta e ha avuto un periodo positivo: quattro gol e un assist in sei partite (senza contare i tre gol in Europa League). Ora è di nuovo nell’ombra. Ha giocato male nel derby, contro la Juve e contro il Genoa, uscendo tra i fischi. Il suono del silenzio è sorprendente. L’uscita di Rafa a testa bassa dallo spogliatoio lo è ancora di più.

 
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