“Ho così tante cose da dire…Abbiamo girato, prima avevamo bisogno di aiuto” – .

“Ho così tante cose da dire…Abbiamo girato, prima avevamo bisogno di aiuto” – .
“Ho così tante cose da dire…Abbiamo girato, prima avevamo bisogno di aiuto” – .

Avrei tante cose da dire, ma lasciamo parlare le immagini“. Beffa atroce al traguardo di Lucca per Jonathan Milan (Lidl-Trek), particolarmente stuzzicato dall’andamento della scena. L’azzurro era considerato da tutti il ​​favorito numero uno per trovare il bis dopo ieri, e la facilità con cui ha regolato il gruppo nello sprint dei piazzati, per un quinto posto di cattivo gusto, non fa che aumentare i rimpianti. La vittoria di la quinta tappa del Giro d’Italia 2024 va a sorpresa a Benjamin Thomas (Cofidis), capace di trionfare allo sprint dopo una fuga a quattro di poco più di 70 chilometri. Il francese è andato a raggiungere a duecento metri dal traguardo Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa), che aveva provato ad anticipare lo sprint partendo a mille metri dallo striscione.

Una fase particolarecon il lavoro, col senno di poi, malvagio, dell’Alpecin – Deceuninck sul Passo del Bracco per far scappare qualche velocista, ma con l’arrivo a 110 km dalla vetta c’erano ampi spazi per recuperare. Dopo che il gruppo ha annullato il primo tentativo di fuga, quattro di loro sono partiti da -75tutti grandi pedalatori, ai quali il plotone ha dato troppo spazio. Lidl-Trek che inizialmente ha provato a lavorare per la chiusura, ma non è riuscita a trovare collaborazione. Cinquanta secondi per i battistrada che non si sono arresi, e quando le altre squadre si sono rese conto del pericolo e si sono portate in testa era già troppo tardi.

Ha esordito troppo diplomatico dopo l’arrivo del Milan: “Alla fine ci siamo andati vicini, in un certo senso sono anche contento che abbia vinto un pilota su pista come Benjamin (Thomas, campione del velodromo che sarà grande protagonista a Parigi 2024, ed), se lo merita“.

Dopo i complimenti di rito, l’italiano passa ai complimenti per i compagni: “Ma sai che quando arrivi lì senti il ​​profumo della vittoria e ti senti bene, abbiamo lavorato bene negli ultimi chilometri, muovendoci bene insieme, ovviamente è deludente“.

Il Giro oggi non è finito, quindi a breve avremo altre possibilità e ora chiudiamo una porta e ne apriamo un’altra“. La Maglia Ciclamino guarda positivamente al futuro, che poi si addentra nell’analisi del finale non nascondendo amarezza e attaccando, dopo essere stato molto pressato, le squadre degli altri velocisti: “Avrei molto da dire a riguardo, ma lasciamo parlare le immagini. Abbiamo schierato assolutamente tutta la squadra, forse ci è mancato un po’ di aiuto nel finale“.

Se magari qualcuno fosse arrivato prima forse saremmo riusciti a chiudereè la coltellata che finalmente il Milan sferra -. Tutti sapevano fin dall’inizio che c’erano dei grandi corridori di lunga distanza, alcuni grandi corridori, quindi in breve dovevamo farlo prima noi“. Considerazione finale sul fatto di essere considerato il velocista più forte del Giro: “Non direi più forti, qui ci sono tanti altri velocisti forti, ma bisogna organizzarsi!”. Insomma, i rimpianti ci sono e sono venuti tutti a galla. Guardando al di là del singolo risultato di oggi, la cosa positiva è che la gara è assolutamente delle migliori, e da qui a Roma le occasioni non mancheranno.

 
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