“Camila Giorgi era incompleta, non aveva il fuoco dentro. Arnaldi si sente un futuro campione” – .

“Camila Giorgi era incompleta, non aveva il fuoco dentro. Arnaldi si sente un futuro campione” – .
“Camila Giorgi era incompleta, non aveva il fuoco dentro. Arnaldi si sente un futuro campione” – .

Molti argomenti sono stati trattati nell’ultima puntata di TennisManiatrasmesso sul canale OA Sport Youtubee condotto da Dario Puppo (Commentatore di Eurosport). Sono state discusse questioni relative all’attualità Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport. Quest’ultimo, innanzitutto, ha espresso il suo parere sulla notizia del ritiro dell’incarico Camila Giorgianche se non ha comunicato direttamente la cosa.

Ieri, infatti, lo ha reso noto attraverso un documento ufficiale l’ Agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA) che il marchigiano ha deciso di ritirarsi. Ovviamente lo sviluppo della storia è piuttosto curioso: “L’assenza di qualche settimana dal circuito lasciava presagire problemi fisici, alcuni dei quali in passato le avevano impedito di ottenere risultati migliori. Si può dire che questo modo di fare è un po’ nel suo carattere. Da un certo punto di vista la cosa non mi dispiace e mi fa anche sorridere, in senso positivo, in un’epoca in cui pubblichi qualunque cosa tu faccia della tua vita. Lei, però, la pensa diversamente“.

Poi è stato fatto un focus specifico su Camila: “Le è mancato quel fuoco dentro, che potesse spingerla a migliorarsi sempre e dal punto di vista sportivo può essere considerata incompleta. Non credo che avrebbe potuto vincere uno Slam, ma sarebbe potuta rimanere stabilmente nella top-20 e nella top-30. Poi non ho mai capito tutta questa denigrazione del padre, non credo sia così giusto, perché comunque qualche riscontro di alto livello è arrivato. Camila aveva un modo di stare in campo molto asettico perché per lei tutte le partite sono uguali. Diede un po’ di raffinatezza a quel gioco rischioso, ma il suo problema era che bastava un granello nel suo meccanismo per rendere il suo tennis instabile.“.

Allargando il discorso al movimento delle donne italiane, ci troviamo a parlare di un problema importante: “Posso dire per esperienza diretta che i roster delle ragazze, rispetto a quelli dei ragazzi, sono molto meno e c’è un problema di reclutamento molto serio. La sensazione è che le migliori atlete provengano dalla pallavolo, dall’atletica, dal nuoto e anche dal calcio femminile. Abbiamo poi cinque giocatrici nella top-100 e, ad eccezione di Lucia Bronzetti, le altre sono piccole e non hanno fisici come quelle delle migliori del circuito. Non sono quindi d’accordo con il meccanismo di assegnazione delle wild card alla Roma perché dà spazio a giocatori, con tutto il rispetto, che non ne hanno il livello. Tra le giovani c’è Matilde Paoletti, che però sta avendo non pochi problemi fisici, ma a livello di struttura ha sicuramente talento“.

Approfondimento sulla decisione di Matteo Berrettini di lasciare il Torneo di Roma: “Dopo un recupero molto incoraggiante, vincendo Marrakech, ha sviluppato la tonsillite, incapace di allenarsi. Ha senso che salti questi Internazionali. È un po’ come la gestione che sta usando Sinner, la cosa brutta è che dobbiamo abituarci all’ultimo minuto a questi sacrifici. Sull’erba sembra essere il percorso migliore per lui, anche se mi dispiace non vederlo sulla terra perché a tennis può giocare molto bene“.

A Monaco è stato poi chiesto di fare un confronto tra Matteo Arnaldi, Flavio Cobolli e Luciano Darderi, tra i tennisti più interessanti di questa nuova generazione in Italia: “Penso che Arnaldi sia il più completo di questi tre e abbiamo dimostrato di avere un livello superiore sul cemento. Penso che il ligure possa fare un salto nella top-20 e restare nella top-30. Per quanto riguarda Cobolli e Darderi sono due grandi avversari e hanno migliorato alcuni aspetti del loro tennis, ma credo che abbiano ancora dei limiti tecnici, soprattutto sul cemento.“.

Il commentatore tecnico di Eurosport ha poi fatto una rivelazione su Arnaldi: “Si sente molto fiducioso, ha l’atteggiamento di un top player in campo. Si sente un futuro campione. E’ bello perché quando gareggia deve essere convinto di diventare il numero uno. Da osservatore però faccio fatica a vederlo come un top player“.

In conclusione, una battuta su Rafa Nadal: “Si è allenato molto di più a Roma e ha fatto capire di essere abbastanza ottimista. Anche andando contro quanto sostengo negli ultimi due anni, penso che possa arrivare alla fine degli Internazionali d’Italia, viste anche le assenze che ci sono“.

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