Una manager 32enne di Torino ha accusato tre giovani di averla violentata il 21 marzo 2023. I tre sono stati identificati e arrestati. La donna lavorava in un marchio di lusso ad Assago. Dopo sei mesi di ricovero è tornata al lavoro, ma ha dovuto smettere nuovamente. “La mia vita è cambiata quella notte ma ce la farò, ho solo bisogno di più tempo”, ha detto ai suoi colleghi e superiori. Lo scorso 11 marzo l’azienda l’ha licenziata. «In un’ottica di maggiore efficienza abbiamo deciso di riorganizzare le nostre attività, eliminando la posizione di “Service Merchandiser” attualmente da voi ricoperta e ridistribuendo le vostre attuali mansioni tra gli altri dipendenti attualmente alle nostre dipendenze». E ancora: «La informiamo che, dopo attenta verifica, abbiamo riscontrato l’impossibilità di utilizzarla per altri compiti».
Chat e video
L’avvocato Alessandro Boralevi, che assiste il manager, dice che però c’è un’altra verità. «Purtroppo alcuni video finivano in alcune chat e ci sarebbe stata una perdita di credibilità per l’azienda. E poi non hanno avuto il tempo di aspettarla, per permetterle di riprendersi fisicamente al 100%”, dice l’avvocato a La stampa. L’azienda sostiene invece la propria posizione: «Come sapete, il mercato in cui opera l’azienda richiede il raggiungimento e il mantenimento di adeguati livelli di redditività. Per raggiungere questi obiettivi è necessario rendere più efficienti i nostri costi, aumentando i margini delle nostre operazioni”.
