Il portiere belga, dopo il lungo stop per infortunio, salva i Blancos. Vinicius tira e segna (di Giorgio Dusi)
Kobel 6,5 Fa la sua prima vera parata a inizio ripresa, poi compie almeno un paio di mezzi miracoli per evitare che la barca affondi, invano. Non poteva fare di più.
Ryerson 5,5 Ha avuto poca soggezione nei confronti di Mbappé e ha mostrato coraggio anche con Vini, che però gli ha comunque mostrato solo la targa.
Hummels 6,5 Raddoppio puntuale e verticalizzazioni sublimi, conclusione di uno che, anche a 35 anni, non si sente inferiore a nessuno. E ha ragione, anche se alla fine quando le squadre si allungano si sente stanco e commette un paio di falli.
Schlotterbeck 6,5 Non sembra mai in difficoltà: chiude a testa alta.
Maatsen 5 Cancella 82 ottimi minuti con l’imperdonabile errore che chiude il match.
Can 5,5 Il Real gli lascia spazio per impostare e finisce per essere l’anello debole del palleggio giallonero. Haller (35′ st) ng
Sancho 5,5 Accende la luce soprattutto nel primo tempo, ma la ripresa è piuttosto evanescente. Bynoe-Gittens (42′ st) ng
Sabitzer 6,5 Break importanti e pericolo costante tra le linee: primo tempo sontuoso, l’ammonizione per qualche protesta di troppo lo fa rallentare con il passare dei minuti.
Brandt 6 Alla prima occasione spara a salve, poi inizia a fare sul serio con sprazzi importanti per far salire la palla. Malen (35′ st) ng
Adeyemi 5 Continua a martellare la fascia, mantenendo la posizione alta e scattando continuamente in avanti, ma ha due gol sulla coscienza che pesano troppo nel calcolo finale. Reus (27′ st) 5,5 Entra in campo e due minuti dopo segna per il Real Madrid: la sua ultima partita diventa una grandissima battaglia in salita.
Füllkrug 6,5 Sempre movimenti pericolosi: il palo interno, Courtois e la linea di fuorigioco gli negano un gol che a tratti sarebbe stato sacrosanto. I difensori centrali del Real lo perdono quasi sempre, ma lui li emula mancando Carvajal sul gol decisivo.
Team Terzic 6 Squadra ordinata, compatta, che riparte velocemente e sempre con efficacia. Soffre le palle inattive sul primo palo e infatti lì viene punito: però non poteva proprio fare di più.
Courtois 7 C’è un motivo per cui Ancelotti lo ha messo in campo anche dopo un lunghissimo infortunio, ovvero che sa effettuare parate decisive. E se il Real arriva sullo 0-0 al 27′ del secondo tempo è solo grazie a lui.
Carvajal 8 Appare sempre quando serve, anche per correggere i suoi errori. Il più pericoloso di lui in avvio di ripresa: prima ci prova da calcio d’angolo, poi la mette in corner, ricavando non poche soddisfazioni, simbolo del madridismo.
Rudiger 6,5 Parte un po’ pigro, poi nella ripresa si sblocca e inizia a gestire tutto nel migliore dei modi, a modo suo.
Nacho 5,5 Esce nettamente sconfitto dal duello con il Füllkrug, anche se per sua fortuna senza perdite.
Mendy 6 Perde spesso la misura, la sua velocità gli permette di recuperare le lacune tattiche con qualche bel tiro in diagonale.
Valverde 6,5 Aggressivo anche sui centrali, cerca di ispirare qualche giocata dal nulla. Continuo per tutti i 90 minuti, anche senza mettermi in mostra.
Camavinga 6 Rischia subito il cartellino giallo perché si alza troppo e troppo tardi: una tendenza diffusa, perché lascia troppo spazio tra i difensori centrali, filtro quasi nullo nel primo tempo. Diventa sontuoso dopo il vantaggio, quando si aprono spazi in cui può lanciarsi.
Kroos 7,5 Va vicino al gol due volte su punizione, lasciando un segno indelebile con l’assist telecomandato da calcio d’angolo. Il modo migliore per l’ultimo della sua carriera con la maglia del Real Madrid. Modric (40′ st) ng
Bellingham 5 Il più atteso non si fa vivo: il 2-0 si mangia anche dopo un primo tempo invisibile. Ringrazia i compagni per la coppa. Joselu (40′ st) ng
Rodrygo 5,5 Non si vede quasi mai né è troppo coinvolto nella partita, salvo qualche idea individuale. Militao (46′ st) ng
Vinicio jr. 7,5 si sposta a destra per tentare la fortuna, ma fa del suo meglio ogni volta che tocca la palla a sinistra. Si rallegra che finisca sul tabellone anche il regalo finale di Maatsen. Vazquez (49′ st) ng
Coach Ancelotti 7 La difesa balla vertiginosamente per tutto il primo tempo, ma vede il punto debole del Dortmund sul primo palo dei calci d’angolo e lì lo punisce, regalandosi la sesta Champions League, la quinta da allenatore.
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