Le mosse di Iwata
Prova di rinascita. IL Yamaha nel 2021 ha vinto il titolo mondiale con Fabio Quartararo, ma poi ha intrapreso un declino ripido e rapido. L’arrivo di Max Bartolini dalla Ducati a fine 2023 e l’epilogo dell’era Lin Jarvis a fine 2024 rappresentano una vera svolta per la casa di Iwata che ha sostanzialmente ‘delegato’ tutte le operazioni che contano – anche quelle tecniche – alla sede italiana di Gerno di Lesmo.
Nell’ultimo test di Valencia – reso possibile dal nuovo regolamento sulle concessioni che ha sostanzialmente messo Honda e Yamaha nelle condizioni di fare tutto ciò che può aiutarle a tornare in prima linea – i piloti Yamaha hanno avuto a disposizione un nuovo motore cosa che è piaciuta a Fabio Quartararo, secondo cui sarà possibile recuperare un po’ della proverbiale ‘agilità’ della Yamaha.
A breve arriveranno importanti annunci per definire il futuro di Yamaha in MotoGP. Pramac ha deciso di accettare l’offerta della casa dei tre diapason che tornerà così ad avere una squadra satellite e non una qualunque, visto che nel 2023 la struttura di Paolo Campinoti ha vinto il titolo riservato ai team. Alex RinsInoltre, resterà nella flotta di piloti Yamaha, come aveva anticipato ieri l’ex pilota Suzuki e Honda alla vigilia del GP d’Olanda vinto in sella alla Suzuki nel 2018. “Sono orgoglioso di restare altri due anni in Yamaha – le sue parole riportate dal quotidiano spagnolo AS – quando arriverà il mio annuncio? Il mio manager ci sta lavorando, insieme a quello su Pramac credo. Resterò nel team ufficiale o andrò in Pramac? Non lo so, in ogni caso penso che Yamaha farà qualcosa di molto simile a quello che farà KTM l’anno prossimo”Nel 2025 saranno quattro le moto ‘arancioni’ affidate a Pedro Acosta, Brad Binder, Enea Bastianini e Maverick Vinales e secondo Rins la Yamaha è pronta a fare altrettanto anche per quanto riguarda il pacchetto tecnico a disposizione.
