«VOGLIO UN TAPPA! CLASSIFICA? VEDIAMO DOPO LA PRIMA SETTIMANA…” – .

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A poche ore dalla Presentazione delle Squadre in Piazzale Michelangelo a Firenze, Giulio Ciccone ha parlato ai media in vista del Grand Départ italiano Giro di Francia 2024Per l’abruzzese si tratta della quarta partecipazione alla Grande Boucle, corsa che lo ha visto spesso protagonista di fughe e attacchi: ha indossato per qualche giorno la maglia gialla nel 2019 per poi aggiudicarsi quella a pois lo scorso anno, senza contare i due secondi posti di tappa a La Planche des Belles Filles 2019 e Laruns 2023.

La nuova stagione non è iniziata nel migliore dei modi con l’intervento forzato per una ciste perineale, ma il ritorno alle corse sembra averlo rimesso subito sulla strada giusta. 8° al Giro del Delfinato, 7° al Campionato Italiano, Ciccone aspira ad un Tour da protagonista con il suo Lidl-Trek. Ecco cosa ha detto ai media:

Sulla grande partenza italiana e sulle prime tappe: «È una bella emozione, ogni Grand Départ lo è, ma questa lo sarà ancora di più. Non vedo l’ora della Teams Presentation. Conosco bene i percorsi dei primi giorni ma il mio approccio alla prima settimana non cambierà, dovrò essere pronto e attento in ogni situazione. Saranno giornate stressanti, ma per fortuna l’altitudine le renderà un po’ più selettive. Spero di essere lì davanti per competere, anche se abbiamo Mads Pedersen che può ambire alla prima maglia gialla».

Sul suo ruolo nella squadra: «Tao Geoghegan Hart doveva essere il nostro leader per la classifica generale e io ero il libero, con la sua assenza le cose cambiano un po’ ma non avrò stress nel fare la classifica. La prima settimana impegnativa e il Galibier chiariranno subito molte cose, quindi capirò molto presto che tipo di Tour posso fare. Sicuramente non perderò tempo di proposito.”

Sui gol e sulla maglia a pois: «Difficile dire se la maglia a pois tornerà alla mia portata, perché l’obiettivo numero 1 sarà vincere una tappa. Se dovessi trovarmi a litigare, però, non mi tirerei certo indietro. Sono curioso di vedere come reagirà la mia gamba dopo la prima settimana di gare».

Nella prima parte della stagione: «Il piano originale sia l’anno scorso che quest’anno era il Giro, ma non c’è stata via di mezzo. Questo 2024 non è iniziato nel migliore dei modi, ma siamo stati bravi a recuperare. Non è facile cambiare programma mentre si è in gara, ma fortunatamente a febbraio avevo già capito che non potevo fare il Giro, quindi ho fatto un cambio di mentalità e ora mi sto allenando intensamente per questo nuovo obiettivo da 3 mesi. Al Delfinato eravamo già in palla e ora possiamo puntare a fare un buon Tour. Sono stato male per 3 giorni dopo il Delfinato, ho preso il Covid, ma niente di grave, non dovrebbe influire sulle mie condizioni. Anzi, magari arriverò anche più fresco. Una vittoria di tappa o un’altra maglia a pois renderebbero comunque questa stagione estremamente positiva».

Sul compagno di squadra Mads Pedersen: «È un privilegio avere Mads come compagno di squadra, è un grande motivatore e un pilota che va forte ovunque. Se posso aiutarlo lo farò volentieri, perché so che mi darà una grossa mano anche per entrare in fuga nelle tappe di montagna».

Sul favorito del Tour de France: «Secondo me il grande favorito è Tadej Pogačar. È superiore a tutti, ma sono sicuro che in molti proveranno a rendergli le cose difficili. È il Tour, nessuno si arrende facilmente e mi aspetto una battaglia fin dal primo giorno».

 
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