Biniam Girmay, 24enne eritreo dell’Intermarché, ha vinto la terza tappa del Tour de France, 230,8 chilometri da Piacenza a Torino, la più lunga della 111a edizione e l’ultima delle tre in programma interamente in territorio italiano dopo la Firenze-Rimini e la Cesenatico-Bologna. Un successo storico per Girmay, già capace in carriera di vincere la Gand-Wevelgem e una tappa al Giro d’Italia. Caduta anche sulla destra del gruppo, parecchio avanti, a meno di 2 chilometri dal traguardo. Tadej Pogacar, che l’aveva presa a Bologna e ha scelto di non difenderla, non è più in maglia gialla per la classifica: tocca a Richard Carapaz, ecuadoriano dell’EF, vincitore del Giro d’Italia 2019, ben aiutato nel finale dal compagno di squadra Alberto Bettiol. Per lui è la prima volta in giallo in carriera. In volata, dietro a Girmay, il colombiano Gaviria (Movistar) e Arnaud De Lie (Lotto), Davide Ballerini ottavo.
LE NOTIZIE
—
Una tappa che, come prevedibile, non ha regalato grandi scossoni prima della volata finale e che ha reso omaggio a Fausto Coppi, passando per il Piemonte attraverso le terre care al Campionissimo che vinse due Tour de France, nel 1949 e nel 1952: in entrambi i casi, facendo doppietta con il Giro d’Italia (primo in assoluto). L’unico a provarci da lontano è stato il francese Grellier, senza riuscirci. Casper Pedersen, della Soudal-Quick Step, è caduto nel finale ed è poi risalito in sella. E un problema meccanico per il campione del mondo Mathieu Van der Poel, a meno 6 km, che non ha così potuto aiutare in volata il compagno di squadra Jasper Philipsen.
IL PROGRAMMA
—
Il Tour de France prosegue martedì con la quarta tappa, 138 chilometri con partenza da Pinerolo e arrivo a Valloire (Francia): passa per Sestriere e scala nel finale – non il tratto più difficile – il Galibier, quota 2.642 metri. La corsa francese si concluderà domenica 21 luglio a Nizza, per la prima volta dal 1905 lontano da Parigi, vista la vicinanza ai Giochi Olimpici che inizieranno il 26 con la cerimonia di apertura nella capitale francese.