Piacenza-Torino, terza tappa del Tour de France, la più lunga dell’edizione 2024 con i suoi 230 kmè stata la più classica delle trasferte dopo la fatica e il gran caldo delle due giornate precedenti. Dopo la passerella nel centro storico di Piacenza, che ha fatto sfoggio di tutte le sue meraviglie, c’è stato il via ufficiale sulla via Emilia Pavese, con la maglia verde Abrahamsen che tentava lo sprint. In fuga fin dalla Grande Partenza di Firenze, il norvegese si è rialzato velocemente anche perché la tappa era pensata per un arrivo in volata del gruppo. Il norvegese si aggiudica ancora il primo gran premio della montagna, Pedersen lo sprint ad Alessandria, mentre l’azzurro Sobrero affronta la sfida vicino casa ad Alba.
Tutto è pronto per il finale ad alta velocità lungo i viali di Torino, ma la squadra dell’Alpecin, accreditata tra le favorite per la vittoria, riserva degli imprevisti, con una foratura del campione del mondo van der Poel, componente del treno di Philipsen, e poi lo stesso Philipsen che, a causa della caduta a circa 2 km dall’arrivo, è rimasto indietro nella seconda sezione del gruppo, così come Cavendish. Il vincitore al traguardo è l’eritreo Girmay, per la prima storica vittoria al Tour de France, che ha battuto Gaviria e De Lie. Pogacar ha perso la maglia gialla per una questione di posizioni a favore di Carapaz, ma con Evenepoel e Vingegaard non ci sono secondi di distacco.
