Frances Tiafoe a Wimbledon
Francesca Tiafoe dopo il ritorno contro Matteo Arnaldi a Wimbledon ha “dato spettacolo” in modo negativo in conferenza stampa, rilasciando dichiarazioni molto pesanti. Alla domanda di un collega americano sul suo momento difficile, che lo ha portato in un anno dalla top 10 a una posizione molto meno nobile della classifica, questa è stata la risposta dell’americano.
“Il tennis è brutale, troppi alti e bassi. Penso a dove sono ora: letteralmente l’anno scorso ero nella top 10 al mondo, e ora sono a malapena una testa di serie. Ho perso contro i pagliacci… Voglio dire, odio dirlo ma devo essere onesto. Sto vivendo una brutta stagione, un po’ ovunque. Ho dato per scontato il gioco e mi sono un po’ accomodato. Smetti di divertirti e ti ritrovi in una strana posizione. Poi ti dimentichi cosa stavi facendo per vincere. Inizi a dubitare di te stesso e tutto quel genere di cose. Ma è il gioco. È come ogni cosa: niente è sempre roseo, giusto? Dipende da quanto velocemente riesci a uscirne.”
“C’è sempre luce alla fine del tunnel”, continua Tiafoe. “O provi a trovarla con piccole vittorie o continui a lamentarti con te stesso e a fare la vittima. È allora che le cose diventano sempre più buie e buie”.
Parole davvero dure nei confronti dei colleghi che lo hanno sconfitto, definiti senza mezzi termini “clown”. Chiamare in modo così maldestro tennisti di valore come Machac, Tsitsipas, Draper, O’Connell, Shelton o Shapovalov solo per citarne alcuni è una caduta di stile non di poco conto.
Ancora più surreale se pensiamo che Frances è stata candidata allo Stefan Edberg Award per il fair play a fine 2023, e alle tante rappresentazioni teatrali orchestrate da Tiafoe in molte delle sue partite. Cara Frances, non ci siamo proprio. Forse prima di parlare dei colleghi come di “buffoni”, faresti meglio a guardarti allo specchio…
Mark Mazzoni
