Con un annuncio Gravina conferma la grande novità per la Nazionale. Firma dopo Euro 2024: il nome giusto per ricostruire.
Italia si lecca le ferite e prova a ripartire. Il giorno immediatamente successivo alla débâcle contro la Svizzera, che ha portato a un’eliminazione più che meritata dagli Europei, si è tenuta una conferenza stampa congiunta tra Gravina e Spalletti che hanno comunicato cosa fare per il futuro e risposto alle domande dei giornalisti sulla dirigenza.
Una spedizione, quella in Germania, fallimentare sotto tutti i punti di vista e che ha lasciato l’amaro in bocca non solo ai tifosi ma anche agli addetti ai lavori. Una partita peggio dell’altra, e tanti punti interrogativi sul futuro, con anche l’allenatore essere finito sul banco degli imputati in maniera piuttosto pesante.
Il presidente della FIGC ha aperto la conferenza in modo piuttosto inaspettato – per le modalità – innanzitutto riconfermando se stesso rinviando le elezioni presidenziali a marzo. Poi ha annunciato il primo cambiamentoGravina ha detto che vuole nuove figure al suo fianco, e questo significa che sono in arrivo grandi novità.
Novità in nazionale
Novità e rivoluzione sono le parole d’ordine di questo periodo dopo l’eliminazione degli azzurri. Ma non ci sarà cambio in panchinanonostante in molti chiedano le dimissioni non solo del presidente ma anche di Spalletti. L’ex giocatore del Napoli ha un contratto per altri due anni, per provare ad arrivare al Mondiale americano del 2026.
Piuttosto, l’intenzione di Gravina sarebbe quella di portare in Federazione figure importanti a livello dirigenziale, che siano a stretto contatto con i club di Serie A, per favorire un collegamento tra la Nazionale e la Lega, e crescere insieme e provare a risollevare le sorti di una Nazionale attualmente in mare. Ecco i nomi dei dirigenti scelti da Gravina.
Il piano di Gravina: quattro dirigenti dentro
I primi nomi, come riportato dallo stesso presidente della Federazione, sono Giuseppe Marottaspesso immortalato al seguito della nazionale in questa avventura francese, Christian Giuntili direttore sportivo della Juventus, Umberto Marino dell’Atalanta e al momento Giovanni Sartori di Bologna.
La volontà sarebbe quella di chiamare a raccolta anche altri dirigenti delle grandi squadre di Serie A e non solo, per collaborare in Federazione e non creare un muro tra la Nazionale e i club, ma camminare mano nella mano come movimento. Spalline resterà al centro del progetto per altri due anni, e ora l’obiettivo – almeno – saranno le qualificazioni per i Mondiali del 2026.
