Monster Hunter Wilds sarà un mondo aperto? Capcom deve fare attenzione, non è così facile come sembra – .

Monster Hunter Wilds sarà un mondo aperto? Capcom deve fare attenzione, non è così facile come sembra – .
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Secondo le indiscrezioni più recenti, Monster Hunter Wilds sarà un gioco veramente open world, piuttosto che diviso in regioni chiuse. La fonte è il noto DuskGolem, che si è più volte dimostrato attendibile, ma in questo caso potremmo anche dire che si tratta di una previsione che un po’ tutti abbiamo fatto.

La presentazione del gioco dà chiaramente l’idea di un grande open world e, da anni, la tendenza del mercato è quella di offrire mappe più grandi e liberamente esplorabili. Molti giochi sono passati a questa formula e dopo i successi di World e Rise non è affatto strano che Monster Hunter Wilds voglia andare nella stessa direzione.

Il pubblico premia i giochi open worldma ciò non significa che creare un grande gioco sia sufficiente per creare grandi distese piene di icone e cose da fare.

Un punto di discussione sul passaggio al mondo aperto di Monster Hunter Wilds

Uno degli elementi che rendono Monster Hunter stesso è il suo divisione in missioni e il fatto che, una volta entrati in una mappa, questa diventa una grande arena di combattimento, nella quale è possibile raccogliere risorse per prepararsi alla battaglia e poi combattere con l’obiettivo del momento.

Entri, combatti, esci. I ritmi cambiano di gioco in gioco e nel caso siano presenti eventi particolari con una struttura unica, ma in generale il modo in cui il giocatore si relaziona con l’ambiente e i contenuti delle mappe è molto diverso dal modo in cui si gioca in un open world.

Non stiamo dicendo che un approccio sia migliore dell’altro, ma c’è innegabilmente una chiara differenza tra i due modelli. Ad esempio, la struttura delle missioni ha una certa immediatezza che può mancare in un gioco open world.

Questa scena di Monster Hunter Wilds urla “Sono Open World”

Ovviamente Monster Hunter Wilds potrebbe creare un’unica grande mappa liberamente esplorabile ma divisi in aree nettamente separate da stretti passaggi, dando poi una serie di punti di teletrasporto per le varie regioni e contenendo le missioni e le relative battaglie in aree circoscritte, riprendendo sostanzialmente l’esatta struttura della saga senza alcuna differenza. In quel caso, però, la natura open-world del gioco non avrebbe alcuno scopo nell’esistere.

Il passaggio all’open world non è una semplice scelta tecnica, in altre parole non è più “come prima ma con più km²” ma deve portare con sé una cambiamento nella filosofia di base del gioconel bene e nel male.

Concentrandosi sul bene, un mondo aperto potrebbe rendere Monster Hunter più coeso e vivo: muoversi senza soluzione di continuità, uscire dal villaggio ed entrare lentamente in un deserto o in una foresta, ci aiutano a sentirci parte di una realtà indipendente da noi.

In termini di gioco, gli autori potrebbero forse aggiungere meccaniche di sopravvivenza e dare più importanza all’esplorazione e alla scoperta di ciò che si trova in ogni zona, con missioni secondarie più varie che vanno oltre “elimina 20 piccoli mostri”. Gli spostamenti potrebbero essere resi meno immediati, così da impedire al giocatore di scegliere qualsiasi missione in qualunque zona, costringendolo a dare priorità a ciò che si trova nelle vicinanze prima di spostarsi in altre regioni. Forse la cattura dei mostri potrebbe diventare qualcosa di unico, richiedendo al giocatore di trasportare la creatura catturata in un villaggio e difenderla dagli altri mostri lungo il percorso. Immaginiamo anche che ci saranno punti più sicuri dove fermarsi per riposarsi e costruire nuove attrezzature, magari con oggetti e ricette non reperibili altrove, così da spingerci a spostarci continuamente per ottenere esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Tutto ciò però potrebbe avere il suo prezzo, ad esempio rallentando alcune fasi di macinazione e upgrading.

Monster Hunter Wilds, se vuole entrare in un mondo aperto, deve prima di tutto trovare un equilibrio perfetto tra ciò che rende Monster Hunter stesso e ciò che può essere eliminato, a favore di un nuovo approccio. Qualsiasi soluzione estrema, troppo conservatrice o troppo innovativa, rischia di produrre un gioco senza un’identità chiara, uno dei peggiori difetti per un videogioco.

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.

 
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