il KIT da 30.000 euro per vincere in Africa. A 193 km/h nel deserto! – Prova – .

Yamaha pensa ai piloti privati ​​e ai malati d’Africa con i 3 kit GYTR (5, 15 e 30.000 euro), che trasformano la Ténéré 700 in una copia fedele delle moto ufficiali portate in gara da Bottu e Pol Tarres. L’abbiamo testata in Marocco: ha 83 cavalli e vola nel deserto a 193 km/h!

29 aprile 2024

Yama correre con il Ténéré 700 li ha presi dannatamente sul serio. Si ritirò dalla Dakar (il cui regolamento ammette solo moto di 450 cc) e creò uno squadrone da schierare all’Africa Eco Race con i campioni Pol Tarres e Alessandro Botturi. Ma non si è fermata qui.
Sulla base dell’esperienza maturata nel concorso, ha creato 3 kit racing con il marchio GYTR (che identifica la tecnologia dell’azienda applicata alle corse) che permettono di guidare, partendo da una Yamaha Ténéré 700 World Raid o World Rally, una vera replica delle moto ufficiali. Il kit più completo costa 30.000 euro, ma c’è anche quello di primo livello a 5.000 euro (con modifiche essenzialmente al motore e all’elettronica) e quello di secondo livello a 15.000 euro (con l’aggiunta delle sospensioni professionali).
Ovviamente a tutti va aggiunta la moto: parliamo di grandi cifre, ma chi corre sa bene quanto costa costruire una moto bicilindrica per andare (e tornare…) nel deserto.

Il GYTR supera i 190 orari grazie ai rapporti accorciati che prevedono una potente sesta marcia

I 3 KIT

ILIl kit 1 prestazione (5.000 euro) aggiunge la sella e le pedane rally in titanio GYTR e aumenta le prestazioni del motore con la centralina GYTR, lo scarico Akrapovič in titanio e il kit filtro aria con airbox maggiorato. Il motore CP2 guadagna così 9 cavalli e arriva a 83 intorno ai 9.000 giri.

Il kit a 2 mani (15.000 euro) comprende kit 1 più ruote e sospensioni, mentre il kit 3 Rally (30.000 euro), oltre a tutti i precedenti, aggiunge una serie di componenti rally di alta gamma, tra cui serbatoi carburante di grande capacità (prodotti Acerbis, 36 litri totali), manubri e carene, portastrumenti road book, alzata prestazioni e tutti i componenti necessari per partecipare ai rally. Vediamo i componenti nel dettaglio.

Nel kit GYTR troviamo la forcella KYB a cartuccia chiusa dal diametro di 48 mm, con steli rivestiti in DLC ed escursione maggiorata di 270 mm, dotata di piastra GYTR ricavata dal pieno in alluminio 6082, anodizzata in nero ed abbinata ad un ammortizzatore di sterzo regolabile by Prestazione di Scott. Con 25 impostazioni, l’ammortizzatore è stato sviluppato per aumentare la stabilità e ridurre l’affaticamento.
Dietro c’è un ammortizzatore Paioli completamente regolabile. Le ruote da rally GYTR, preparate da Haan Wheels utilizzando cerchi Excel e mozzi in alluminio lavorato, riducono il peso, mentre c’è anche un nuovo impianto frenante anteriore e posteriore con pinze Brembo e un disco singolo da 300 mm di Braking all’anteriore, e un disco posteriore da 267 mm. accoppiato alla pinza standard. Nel kit è incluso anche un set catena/pignone con rapporti rivisti e un nuovo gruppo radiatore composto da un radiatore più grande e un radiatore dell’olio separato, nonché tutti i tubi flessibili e le staffe necessarie per l’installazione.

Sulle dune di Merzouga

Come va

Clui missile! La musica del motore CP2, qui libero da ogni vincolo omologativo e pronto a cantare, è esaltante. Dispone di 83 cavalli e sono esattamente ciò che serve per volare nel deserto, ma senza esagerare con i cavalli. Oltre a ciò faresti asciugare le mousse (i calzini di gomma che si mettono al posto delle camere d’aria per evitare forature). Comunque è già così vola ad una velocità massima di 193 km/h.
La sella è a più di 92 cm da terra, è difficile da toccare. Ma non siamo in centro a Milano, bensì a Merzouga. Nel deserto ci sono poche zampe per terra e la sella alta ti regala un grande comfort di guida. E ti permette di alzarti in piedi velocemente.
La consegna è mortale: il bicilindrico Yamaha è docile in basso, pieno al centro e con un allungo che fa divertire in alto. Buono come sempre il cambio, però avremmo visto un bel cambio elettronico nel kit. A questi prezzi perché non includerlo? La Yamaha ci ha risposto che in Africa quello che non c’è non si rompe. E’ vero, ma questo motore se lo merita.
Torniamo al Ténéré 700 GYTR. Con il serbatoio pieno, a bassa velocità nella sabbia, richiede impegno e forza fisica. D’altronde nelle gare africane tutta quella benzina è davvero utile. Abbastanza superare i 50 km/h per scoprire un Ténéré mai visto prima: stabile, irreprensibile, vola sui dossi e sulla sabbia senza battere ciglio. Un Frecciarossa nel deserto. Più osi, più lei ti asseconda con un rigore fenomenale. Non è semplicemente un Ténéré 700 trasformato, è solo un’altra bici in cui il terreno diventa difficile.
Con lei gli appassionati potranno avvicinarsi anche al mondo dei raid su una straordinaria bicilindrica. Ma ricordati di allenarti, perché quando rimani bloccato, hai bisogno di braccia e gambe forti.

Le montagne sopra Arfoud

Ulteriori informazioni

Testere: Andrea Perfetti (185 cm, 87 kg)
Luogo: deserto del Sahara, Marocco
Meteo: soleggiato, 30°

Vestiario
Casco Alpinestars SM10
Maglia e pantaloni Alpinestars
Guanti Alpinestars
Zaino Alpinestars
Stivali Alpinestars Tech7
Occhiali Scott

Yamaha Ténéré 700 GYTR TEST: il KIT da 30.000 euro per vincere in Africa. A 193 km/h nel deserto!

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