Google ha annunciato l’arrivo diApplicazione Gemelli in diversi paesi, e l’Italia è tra questi. Dopo essere stata pubblicata a febbraio negli Stati Uniti, ora l’applicazione può essere scaricata gratuitamente anche in Europa e nel Regno Unito, ma solo su Android. Su iOS verrà integrato nell’app Google entro poche settimane.
L’app Gemini ti permette di digitare, parlare o aggiungere un’immagine per le diverse esigenze: puoi scattare una foto della gomma della tua auto a terra e chiedere istruzioni su come cambiarla, oppure ottenere aiuto per scrivere un messaggio di ringraziamento. Secondo l’azienda americana si tratta di un primo passo importante per creare un assistente AI davvero utile e funzionale.
Come funziona Gemini su Android?
Per accedere a Gemini su Android si può procedere in due modi: scaricando l’app Gemini dal Play Store oppure attivando l’opzione tramite Assistente Google. Puoi utilizzare Gemini scorrendo verso destra, premendo il pulsante di accensione su alcuni telefoni o dicendo “Ehi Google”.
Dopo aver fornito una serie di nuovi permessi, che permetteranno di fatto a Google di addestrare l’IA attraverso il nostro utilizzo, l’app abiliterà una nuova esperienza che offre un accesso semplice a Gemini, oltre ad un aiuto contestuale direttamente sullo schermo. Molte funzionalità vocali solitamente utilizzate nell’Assistente Google saranno quindi disponibili tramite l’app Gemini, inclusa l’impostazione di un timer, l’effettuazione di chiamate e l’impostazione di un promemoria. Google sta lavorando per supportarne altri in futuro, come la gestione dei fornitori di servizi media e la traduzione simultanea in modalità Interprete; per ora Google Assistant continuerà a supportare Gemini, così da sopperire alla mancanza di queste funzioni.
Su iOS, nelle prossime settimane verrà implementato l’accesso a Gemini direttamente dall’app Google. A quel punto basterà toccare il pulsante Gemini e chattare con l’IA. L’obiettivo di Google è espandere il supporto di lingue e dispositivi per avere sempre più dati per potenziare l’intelligenza artificiale.
Potete però decidere di tornare a Google Assistant in qualsiasi momento, anche perché da un primo utilizzo superficiale l’app sembra un po’ più macchinosa del vecchio assistente. L’hai provato? Cosa ne pensi? Raccontaci la tua nei commenti qui sotto.
