Scopri l’ibrido tra sparatutto e strategia medievale – .

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Kingmakers è il ventiquattresimo gioco più desiderato su Steam in questo momento, e deve questo risultato a una premessa molto semplice: portare un AK-47 su un campo di battaglia medievale e rompere l’assedio di una roccaforte con un elicottero Apache è qualcosa che promette di essere estremamente esaltante. Il trailer rilasciato dagli sviluppatori presenta l’esperienza come un mix tra un gioco di strategia in tempo reale e uno sparatutto in terza persona in un mix di generi che non può fare a meno di strappare un sorriso al viso dello spettatore.

Il protagonista viene mostrato mentre carica un gruppo di cavalieri corazzati con un pick-up arrugginito, mentre usa un fucile da cecchino su un muro di un castello e mentre gioca con un lanciagranate nel mezzo di un campo di battaglia. Tutto questo passando in un istante dalla visuale dall’alto per impartire ordini al tuo esercito alla visuale in terza persona per intervenire personalmente nei punti caldi degli scontri.

IL sviluppatori di Redemption Road hanno parlato del grande lavoro tecnologico svolto negli ultimi quattro anni per rendere possibile questo gioco e raggiungere campi di battaglia popolati da 4000 guerrieri. Le loro parole e soprattutto l’arroganza dei video mostrati, devono aver convinto molte persone data la popolarità che il gioco ha raggiunto.

Come animare un campo di battaglia medievale

Redemption Road è un team di sviluppatori piuttosto piccolo, ma ha trascorso gli ultimi quattro anni a perfezionare il lato tecnico del gioco per renderlo il più viscerale possibile. Il fondamento del titolo è quello delMotore irrealema con una variazione importante: le ultime tecnologie di illuminazione o Nanite non vengono utilizzate perché tutte le risorse del motore sono impiegate nella creazione dell’immenso spazio di gioco e nella realizzazione di tutti i combattenti presenti.

Il tuo AK-47 potrebbe riuscire a mettere KO un cavaliere in armatura, ma sarà molto difficile resistere da solo a una carica di cavalleria.

I trailer mostrano enormi battaglie con centinaia di personaggi presenti e un protagonista che, in un istante, passa dalla visuale a volo d’uccello a quella in terza persona e inizia a mitragliare i suoi nemici. Tutto questo è reso possibile da una tecnologia sviluppata da Redemption Road che “trasforma” le unità nemiche a livello di codice. Quando sono in gruppo, hanno spiegato in un’intervista a Digital Foundry, i personaggi controllati dal computer si comportano quasi come un singolo oggetto composto da tante piccole unità, ciascuna dotata di intelligenza artificiale.

Tuttavia, una volta entrati nella sfera di influenza e interazione del giocatore, questi diventano modelli “scheletrici”, quindi con una struttura articolata che risponde agli esplosivi, ai proiettili e ai veicoli del giocatore. La cosa sorprendente, affermano i programmatori, è che ciò avviene nello spazio di tre o quattro frame, quindi ogni singolo luogo del campo di battaglia reagirà all’arrivo del giocatore pur rimanendo realistico.

Uno dei punti di forza di Kingmakers è il passaggio fluido dalla modalità RTS, in cui gestisci le truppe, alla modalità in terza persona, in cui vivi l’azione sul campo di battaglia.

L’altro punto chiave sottolineato da coloro che stanno realizzando il gioco è che le unità nemiche e alleate saranno in grado di navigare in spazi complessi in modo autonomo. Nel gioco, infatti, ci saranno terreni accidentati, accampamenti e fortezze da conquistare, cortile dopo cortile e stanza dopo stanza. Ciò significa che tutti i personaggi non giocanti devono essere in grado di interagire con gli spazi e con il giocatore.

Cosa aspettarsi da Kingmakers

Kingmakers non sarà solo una serie di scenari sconnessi in cui massacrare, ma avrà una campagna la cui storia è la ragione di tutta questa confusione temporale. Per fermare una guerra totale nel futuro, il giocatore dovrà tornare al passato per cambiare il destino di alcune battaglie momenti cruciali della storia inglese. Non puoi semplicemente fare un salto nel 1400 e tiranneggiare a piacimento: i viaggiatori del tempo dovranno costruirsi una reputazione, un forte e un dominio prima di poter minare quelli degli altri poteri locali.

Uno dei possibili futuri di Kingmakers vede il protagonista atterrare in una città ultratecnologica con dirigibili-gatto e auto volanti.

Sarà possibile fare questa avventura sia in modalità singola che cooperativa in ambienti di gioco progettati per più giocatori, ognuno con il proprio forte e territorio da amministrare tramite un sistema di alleanze. Data l’ambientazione del viaggio nel tempo e l’obiettivo dichiarato di cambiare la storia, Kingmakers avrà diversi futuri alternativi che può materializzarsi come conseguenza delle azioni del giocatore. Come sarà possibile influenzare tutto questo non è ancora chiaro ma i risultati delle battaglie giocheranno sicuramente un ruolo cruciale.

C’è anche tanta storia in Kingmakers: i giocatori potranno scegliere se iniziare l’avventura giocando come inglesi, gallesi o scozzesi e ogni fazione avrà un personaggio storico di riferimento. I primi avranno Enrico VIII, un sovrano che non ha bisogno di presentazioni ma la cui sete di sangue e conquiste in pochi, forse, ricordano; i secondi giocheranno al fianco di Owain Glyndŵr, il primo a cercare di ottenere l’indipendenza per il Galles in 200 anni grazie a una ribellione; mentre chi vuole gridare “Scozia per sempre” mentre mitraglia i propri nemici si imbatterà in re Giacomo I, non Giacomo Stuart, ma uno dei suoi antenati tenuto in ostaggio alla corte di Enrico VIII.

Presentarsi su un campo di battaglia medievale con una mitragliatrice può sembrare ingiusto, ma alla legge dei grandi numeri importa poco dell’arsenale di un singolo soldato.

A livello tecnico, gli sviluppatori hanno affermato che puntano a 60 FPS sulla console su PS5 e Xbox Series X|S, mentre su PC i requisiti tecnici non saranno stratosferici data la tecnologia utilizzata per la fase di rendering delle centinaia di combattenti sullo schermo. Gli obiettivi tecnici che gli sviluppatori hanno dichiarato di aver raggiunto, tuttavia, vanno sempre presi con le pinze poiché le loro soluzioni tecnologiche sono un mix di processi consolidati ma non sono mai stati messi insieme all’interno di un singolo motore di gioco. A livello di contenuti, i dettagli restano scarsi, ma il potenziale per un’avventura capace di intrattenere e divertire c’è.

 
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