Roma è bella ad ogni angolo, e in ogni angolo di Roma è possibile trovare qualcosa per cui vale la pena scoprire la Capitale. Passeggiando lungo le vie che circondano Piazza Navona, lo sguardo cade – quasi per caso – su un piccolo edificio a forma di L, dallo stile classico, con un magnifico interno che è una continua scoperta di dettagli, curiosità, capolavori. Palazzo Altemps è una residenza nobiliare, un museo, un gioiello. E vale assolutamente la pena scoprirlo.
C’era una volta il porto “marmifero” di Roma, cioè quello che, una volta risalito il Tevere, permetteva alle navi di scaricare il marmo che sarebbe servito per i tanti monumenti della città repubblicana prima, e imperiale poi. uno. Siamo nella cosiddetta zona Campo Marzio, che ancora oggi è uno dei luoghi più belli e storici di Roma, dove ogni scavo riporta alla luce i reperti di un vasto complesso urbano contenente templi, terme, stadi (come lo Stadio di Domiziano, oggi Piazza Navona) e circhi. Proprio nella grande rivoluzione urbanistica del Campo Marzio, verso la fine del Quattrocento, Melozzo da Forlì. Non un nome qualunque: ispirato al genio pittorico e architettonico di Mantegna e Della Francesca, protagonisti assoluti del primo Rinascimento.
Palazzo Altemps fu originariamente commissionato dal signore di Forlì Girolamo Riario, il cui strettissimo rapporto con papa Sisto IV e il suo matrimonio con Caterina Sforza lo rendono particolarmente potente anche nella capitale. Ma la fama dei Riario non durò a lungo: nel 1511 il palazzo passò al cardinale Soderini, poi al cardinale Cybo e solo nel 1568 cambiò nome e proprietà con Marco Sittico Altemps, cardinale nipote di papa Pio IV. Di origine tedesca, gli Altemp si “italianizzarono” e trasformarono questo palazzo, ancora da ultimare, in una casa delle arti e dei ricevimenti, fama che durò fino al Settecento e che vide anche Wolfgang Amadeus Mozartvisitare Roma.
Divenuto demanio nel 1982, è oggi uno dei 4 luoghi designati ad ospitare la collezione di Museo Nazionale Romano (le altre sono le Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo e Crypta Balbi)
Il Sarcofago Ludovisi conservato a Palazzo Altemps
La sovrapposizione di stili e architetti non ha influito sulla bellezza dell’edificio Palazzo AltempsAnzi, lo ha ulteriormente arricchito. La visita all’interno, che inizia dal cortile, permette di rendersi conto della ricchezza delle opere di questo edificio romano. Già negli spazi della loggia, al piano terra e al piano nobile, possiamo ammirare una vasta collezione di statue e sarcofagi a tema classicotra cui emerge l’antico Sarcofago Ludovisi, risalente al III secolo e caratterizzato da decorazioni militari. Di grande impatto anche ilErmes Ludovisi, copia del I sec. d.C. di una statua in bronzo ellenistica del V secolo, forse di Fidia.
L’impatto scenico del piano nobile è dato dal affreschi che comprendono scene naturali, putti e animali realizzati in modo da sfruttare il piano prospettico offerto dagli archi a tutto sesto, mentre gli spazi interni conservano complessivamente sei collezioni (Ludovisi Boncompagni, Mattei, Altemps, del Drago, Brancaccio ed Egiziano). Altrettanto importante è Teatro Goldoniovvero uno dei primi teatri moderni di Roma costruiti all’interno dell’edificio, ed i reperti provenienti dall’ex chiesa di Sant’Aniceto Papale cui reliquie furono donate agli Altemps da papa Clemente VIII, membro della famiglia Aldobrandini (di origini marchigiane).
Palazzo Altemps è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00 (ultimo ingresso: 1 ora prima della chiusura). IL biglietto d’ingresso costa 8 euro, 10 se acquistato online. Nel caso di biglietto valido per tutte e 4 le sedi del Museo Nazionale Romano, il biglietto costa 12 euro (14 online) ed è valido per una settimana. Puoi anche entrare nel museo con il Passo Roma (52 euro per 72 ore).
Copyright della foto di apertura: museonazionaleromano.beniculturali.it. Tutti i diritti riservati
