“Il caso Freud-Signorelli. Orvieto, l’Etruria e la psicoanalisi”. Incontro con Luciano Dottarelli – .

“Il caso Freud-Signorelli. Orvieto, l’Etruria e la psicoanalisi”. Incontro con Luciano Dottarelli – .
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Giovedì 11 aprile alle ore 17 presso la Libreria Etruria di Viterbo, nell’ambito delle attività della Società Filosofica Italiana – Sezione di Viterbo “Pasquale Picone”, si terrà una conferenza di Luciano Dottarelli sul tema “Il caso Freud-Signorelli. Orvieto, l’Etruria e la psicoanalisi”. L’incontro prende spunto dal suo ultimo libro dal titolo “Freud e Signorelli. Orvieto e l’Etruria nell’ombelico del sogno psicoanalitico”, pubblicato nel 2023 e presentato nella Sala Urbani del Palazzo dell’Opera del Duomo di Orvieto in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Luca Signorelli, autore del ciclo di affreschi della Cappella di San Brizio.

Dopo il saluto del presidente della Sezione SFI di Viterbo “Pasquale Picone” e il discorso introduttivo di Stefano Talamoni, direttore della collana Genius Loci, in cui è stato pubblicato il libro dalla casa editrice IF Press, l’autore affronterà il tema della dimenticanza da parte di Sigmund Freud del nome del pittore di cui aveva ammirato i meravigliosi affreschi nel Duomo di Orvieto durante il suo soggiorno nel 1897.

Su questo episodio, di cui parla anche Freud ne La psicopatologia della vita quotidiana, hanno lavorato schiere di studiosi, indotti anch’essi a trasformarsi in “investigatori dell’anima” alla ricerca di una soluzione più convincente, più profonda e più freudiana. di quella proposta, non senza contraddizioni e reticenze, dal padre della psicoanalisi.

«In un anno di straordinario fervore creativo, l’incontro con i capolavori di Luca Signorelli e con le tombe etrusche ha semplicemente rivelato davanti agli occhi di Freud la mescolanza di luce, oscurità, amore, odio, eternità e morte che è intessuta nella vita di tutti gli uomini. Una sorta di “ombelico del sogno”, un groviglio che non potrà mai essere dipanato definitivamente, i cui fili essenziali Freud avrebbe intravisto nelle esperienze fondamentali dell’amore e della morte. Qui sta, forse, il merito e la verosimiglianza della sua avventura intellettuale”.

Luciano Dottarelli, attualmente professore invitato di discipline filosofiche presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma e l’Istituto Progetto Uomo di Montefiascone, abbina da sempre all’attività didattica e di ricerca un forte impegno civile. I suoi interessi teorici riguardano l’epistemologia, l’etica, la filosofia politica e la pratica filosofica. Tra le sue pubblicazioni: Popper e il “gioco della scienza” (Massari, 1992); Kant e la metafisica come scienza (Massari, 1995); Gestire gli assoluti. Immanuel Kant, Primo Levi e altri maestri (Il Prato, 2012); Musonio l’Etrusco. La filosofia come scienza della vita (Annulli Editori, 2015); Freud. Un filosofo dietro il divano (Annulli Editori, 2015); Riverberi. Della Tuscia e altro (Annulli Editori, 2018); Ecosofia, saggezza della terra per la coltivazione dell’umanità (Annulli Editori, 2021).

 
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