Un operaio di 53 anni di Casoria (Napoli) è morto l’11 aprile in una fabbrica di Marcianise (Caserta); Aperta un’indagine per omicidio colposo.
La vittima, Carlo Amendola, 53 anni
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un procedimento sulla morte di Carlo Amendola, l’operaio di Casoria (Napoli) morto giovedì scorso in seguito a un incidente avvenuto in una fabbrica della zona industriale di Marcianise, in provincia di Caserta; l’ipotesi del delitto è omicidio colposo, il corpo dell’uomo è stato sequestrato in vista dell’autopsia. Il 53enne sarebbe stato investito da un macchinario, riportando ferite che lo hanno portato alla morte.
L’episodio risale all’11 aprile. Amendola, secondo le ricostruzioni, stava lavorando ad una bobinatrice quando, per cause ancora da accertare, è rimasto gravemente ferito; I colleghi hanno lanciato l’allarme e il 53enne è stato portato d’urgenza al pronto soccorso del “Cardarelli” di Napoli, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita: poche ore dopo l’arrivo all’ospedale napoletano con il cuore in gola smesso di battere.
Solo il giorno prima, sempre nel casertano, un 33enne di Maddaloni aveva perso la vita dopo essere rimasto folgorato mentre guidava un’autopompa in un cantiere edile a Grazzanise. Lo scorso 13 marzo è morto a San Marco Evangelista Giuseppe Borrelli, 26 anni, dopo che il suo corpo era rimasto bloccato in un macchinario in un’azienda che produce laminati di alluminio; Per questo fatto sono indagate sette persone. Infine, il 9 aprile, un’operaia di un’azienda alimentare di Piedimonte Matese è rimasta gravemente ferita ad una mano, bloccata in un macchinario, e solo un delicato intervento chirurgico ha evitato l’amputazione.
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