Rapina in banca, il cerchio si chiude. Rapina e ostaggi al Centro Emilia, catturato l’ultimo componente della banda – .

Rapina in banca, il cerchio si chiude. Rapina e ostaggi al Centro Emilia, catturato l’ultimo componente della banda – .
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Era ricercato per rapina ed è stato arrestato mentre tentava di commettere un’altra rapina. Ironia del destino, o forse semplicemente destino inevitabile dei professionisti del settore. L’ultimo membro del commando che nel settembre 2022 aveva assalito e ‘scaricato’ la filiale di Banca Centro Emilia a Porta Romana con soldi e gioielli per un valore di oltre trecentomila euro è stato catturato nei giorni scorsi a Melzo, in provincia di Milano. Insieme a cinque complici, tutti provenienti da Palermo, aveva architettato una rapina con la tecnica del buco alla Banca del Credito Cooperativo del comune lombardo. Nonostante si trattasse di una banda di professionisti, qualcosa è andato storto, facendoli finire tutti nella rete della squadra mobile. Il piano è stato rovinato dall’arrivo di una donna delle pulizie, che si è trovata di fronte ai banditi con il volto coperto. A quel punto la banda non ha avuto altra scelta che scappare, salvo poi finire nelle mani della polizia che li aspettava nelle vicinanze. Al momento del flagrante arresto, è emerso che uno dei malviventi – un palermitano di 42 anni – era destinatario di un provvedimento di cattura da parte di Ferrara in quanto ritenuto essere il quarto uomo (e l’unico ancora latitante). ) del gruppo che ha assalito la Banca Centro Emilia in zona San Giorgio.

La rapina, ricordiamo, è stata eseguita il 12 settembre 2022. Quella mattina un gruppo di quattro persone, tutti rapinatori in movimento da Palermo, ha fatto irruzione nella filiale di via Porta Romana dopo aver abbattuto le sbarre della finestra del bagno. , tagliato appositamente la notte precedente. In un lampo, tre uomini armati con i volti distorti si sono precipitati dentro e hanno aggredito la direttrice, immobilizzandola. La stessa sorte è toccata, poco dopo, a due dipendenti e tre clienti (tra cui una donna incinta), tutti legati mani e piedi con fascette da elettricista e chiusi in un armadio per tutta la durata della rapina. Dopo aver preso il bottino, i banditi sono fuggiti. A scoprire quanto accaduto è stato un cliente che, intorno alle 10, è entrato nella banca trovandola stranamente aperta e vuota.

Le indagini della polizia hanno raggiunto una svolta lo scorso ottobre. Anche quella volta fu un dettaglio banale a tradire i criminali. Un cellulare. Un semplice smartphone, ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre era in mano a quello che apparentemente era un normale cliente. Peccato che l’uomo impugnasse il cellulare in un modo insolito, quasi innaturale. O meglio, come se stesse girando un video, facendo attenzione a non farsi notare. È stato quello l’elemento che ha messo sulla strada giusta i militari, portandoli, dopo lunghe e minuziose indagini, a chiudere il cerchio attorno alla banda di rapinatori. Il primo culmine dell’attività investigativa è arrivato quando tre uomini (tutti siciliani di 49, 51 e 54 anni, già in celle a Bologna, Palermo e Trapani per altri fatti) sono stati raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare. Il caso si è definitivamente chiuso nei giorni scorsi con la cattura del quarto uomo.

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