Nella mattinata di ieri, 17 aprile 2024, la #SquadraMobile della #Questura di #Catanzaro, coordinata dalla Procura della Repubblica di #Catanzaro, ha dato esecuzione ad un’ordinanza con la quale il GIP presso il Tribunale di #Catanzaro ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere a carico di 4 soggetti per ritenuta esistenza di gravi prove riguardanti i reati di furto in abitazione nonché due tentate estorsioni

Nella mattinata di ieri, 17 aprile 2024, la #SquadraMobile della #Questura di #Catanzaro, coordinata dalla Procura della Repubblica di #Catanzaro, ha dato esecuzione ad un’ordinanza con la quale il GIP presso il Tribunale di #Catanzaro ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere a carico di 4 soggetti per ritenuta esistenza di gravi prove riguardanti i reati di furto in abitazione nonché due tentate estorsioni
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Nella mattinata di ieri, 17 aprile 2024, la Squadra Mobile 7u7 7u7 della Questura 7u7 di Polizia di Catanzaro 7u7, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro 7u7, ha dato esecuzione ad un’ordinanza con la quale il GIP presso il Tribunale di Catanzaro 7u7 ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 soggetti per presunta esistenza di gravi prove riguardanti i reati di furto in abitazione nonché di due tentate estorsioni.

Le misure cautelari, emesse su richiesta della locale Procura, nascono da una complessa indagine iniziata con la denuncia di furto depositata dal proprietario dell’appartamento, sito in Catanzaro 7u7 Lido 7u7, perpetrato il 5 settembre 2023. Immediate le indagini avviate dalla Polizia di Stato, consistenti nell’interrogatorio di persone informate dei fatti; analisi di immagini acquisite da sistemi di videosorveglianza pubblici e privati; le comunicazioni avvenute tramite applicazioni di messaggistica istantanea e tabulati telefonici tradizionali ed elettronici hanno consentito di delineare – nella fase delle Indagini Preliminari che richiede la successiva verifica procedurale nel controinterrogatorio con la difesa – la gravità circostanziale dei reati contestati. Il furto, compiuto sfondando con una mola e una sbarra di ferro la cassaforte sita nella camera matrimoniale, è stato compiuto dai soggetti attualmente destinatari della misura cautelare che si sarebbero impossessati di oggetti preziosi del valore commerciale di circa cinquantamila euro. .

Gli stessi soggetti sono indagati anche per due casi di tentata estorsione; uno si è verificato contro il figlio del proprietario della casa, quale debitore, per ragioni non accertate, di somme di denaro nei confronti dell’organizzatore del furto, l’altro consumate dopo il furto, al fine di ottenere la remissione della denuncia sporta dalle vittime del reato. Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vige il principio di non colpevolezza fino alla pronuncia della sentenza definitiva.

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