Il prezzo di riferimento manterrà la denominazione di PUN Index GME e decorrerà dal 1° gennaio 2025, secondo quanto previsto dal decreto Mase
Dopo il parere positivo di Arera sulla bozza di decreto Mase per il superamento del Prezzo Unico Nazionale, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha firmato il provvedimento intitolato “Aggiornamento modalità di calcolo dell’Indice Pun” in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 13 del decreto legislativo dell’8 novembre 2021, n. 210, come modificato dall’articolo 19 del decreto legislativo 9 dicembre 2023, n. 181, convertito con modificazioni dalla legge 2 febbraio 2024 n. 11, che avrà inizio dal 1° gennaio 2025.
COSA PREVEDE IL DECRETO
Il decreto stabilisce criteri e condizioni per l’applicazione dei prezzi zonali nel mercato elettrico all’ingrosso anche per la valorizzazione delle offerte di acquisto e linee guida per la definizione da parte dell’Autorità di un meccanismo transitorio di perequazione tra clienti finali che tenga conto del contributo alla flessibilità e l’efficienza del sistema nonché la necessità di promuovere la concorrenza nel mercato. “Il GME – informa una nota – calcolerà il prezzo di riferimento dell’energia elettrica scambiata all’interno del predetto mercato, come media dei prezzi zonali ponderati per le quantità acquistate in relazione ai portafogli zonali ritirati in ciascuna area geografica di mercato”.
I termini e le modalità per il superamento del meccanismo perequativo, si legge nel decreto, potranno “eventualmente” prevedere che “i tempi per il superamento di detto meccanismo siano differenziati, in via transitoria, anche in via facoltativa, per le diverse categorie di clienti finali in ragione del loro diverso contributo alla flessibilità e all’efficienza del sistema”, nonché “delle diverse esigenze di promozione della concorrenza nel mercato con riferimento a dette diverse tipologie di clienti”.
PUN INDEX GME MANTERÀ IL NOME
Il prezzo di riferimento “manterrà la denominazione di PUN Index GME e costituirà, come espressamente previsto dal decreto ministeriale in questione, l’indice di riferimento, tra l’altro, per la quotazione dei contratti elettrici pluriennali”, si legge in una nota. Nota.
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