“Fa bene la riapertura dell’amministrazione distrettuale, infelice la scelta di abbandonare la Liguria al Piemonte” – .

“Fa bene la riapertura dell’amministrazione distrettuale, infelice la scelta di abbandonare la Liguria al Piemonte” – .
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Visita, ieri giovedì 18 aprile 2024, del Sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Del Mastro Delle Vedove al carcere Valle Armea di Sanremo. E l’occasione è stata utile per un incontro con una rappresentanza dei sindacati più rappresentativi della Polizia Penitenziaria (SAPPE, Sinappe, Osapp, Cisl, CGIL, CNPP) sui problemi e le criticità della Liguria.

“Utile occasione per evidenziare al sottosegretario le problematiche riguardanti la gestione dei detenuti”

“È stata un’utile occasione per evidenziare al Sottosegretario Del Mastro, oltre alle problematiche relative alla gestione della popolazione detenuta, e al sovraffollamento registrato nel territorio ligure come nell’intero Distretto, l’urgente necessità di potenziare le forze di polizia penitenziarie che, secondo una proporzione drammaticamente inversa, manca di 181 unità”, Lo spiega il segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Vincenzo Tristaino.

“Delle 936 unità previste dal decreto ministeriale del 12 giugno 2023, la forza attualmente operativa nella regione è di 755 unità. E i nuovi Agenti che verranno assegnati alla Liguria al termine dei corsi 182° e 183° sono solo 31, una goccia nel mare anche rispetto agli ultimi pensionamenti”. Tristaino ricorda che la Liguria, a fronte di una capacità normativa di 1100 posti letto nelle carceri regionali, supera oggi le 1400 presenze, di cui il 60% sono cittadini extracomunitari, tossicodipendenti e affetti da gravi disturbi della personalità, se non portatori di patologie psichiatriche. “In questo contesto”, continua il sindacalista, “preoccupano il costante aumento di eventi critici, suicidi, atti di autolesionismo, aggressioni al personale, risse tra detenuti, proteste, danneggiamenti alle già vetuste strutture penitenziarie, l’introduzione illecita di sostanze stupefacenti, di telefoni cellulari e di oggetti non consentiti attraverso lanci dall’esterno e con l’utilizzo di droni, la mancanza di dotazioni di sicurezza”.

Il sottosegretario Del Mastro ha assicurato attenzione e sensibilità alle istanze sindacali e ha infatti assunto un impegno preciso, entro la fine del suo mandato, per la riapertura della Soprintendenza in Liguria. È importante questo riconoscimento della scelta infelice di abbandonare la Liguria al Piemonte”conclude Tristaino. “È infatti fondamentale che le istituzioni raccolgano ancora il nostro appello: investire nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per tutte le strutture detentive liguri, che sono segnate, chi più chi meno, da difetti organici e talvolta anche organizzativi. Non esiste al mondo, ad esempio, che la città di Savona non abbia ancora quel carcere che, a parole, tutti dicono di volere ma che invece è ancora scritto nel libro dei sogni. Ed è stato un grave errore politico sopprimere, a Genova, la Vigilanza regionale sull’Amministrazione penitenziaria, confluendo tutto a Torino. Bisogna mettere Genova nelle condizioni di avere una propria Soprintendenza regionale, con autonomia organizzativa e gestionale, certamente utile per i servizi di Polizia Penitenziaria e per la gestione dei detenuti”.

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