“Torturato con bruciature e percosse”. Così è morto Giulio Regeni – .

“Torturato con bruciature e percosse”. Così è morto Giulio Regeni – .
Descriptive text here

AGI – «Sul corpo di Giulio Regeni sono state rinvenute quasi tutte le torture compiute in Egitto e descritte, tra cui pugni, calci, uso di mazze, ustioni». Lo ha riferito in aula il professor Vittorio Fineschi, specialista in medicina legale e consulente della Procura di Roma, nel corso di una nuova udienza del processo sull’omicidio, sequestro e tortura del ricercatore italiano, di cui sono imputati quattro 007 egiziani. Fineschi ha eseguito l’autopsia sul corpo del ricercatore 28enne di origini friulane, rapito al Cairo il 25 gennaio 2016 e trovato morto il 3 febbraio successivo lungo la strada che collega la capitale egiziana ad Alessandria: “Le indagini medico-legali compiuti in Egitto erano al di sotto degli standard minimi – ha affermato oggi in aula, rispondendo alle domande del sostituto procuratore Sergio Colaiocco – quanto descrivono non è compatibile con quanto da noi accertato. Le indagini medico-legali in Egitto sono state incomplete e poco approfondite”. L’Egitto – ha spiegato ancora in udienza lo specialista – “nel corso degli anni ha pubblicato due lavori scientifici sulla tortura, uno dei quali relativo a 140 casi con l’elenco dei metodi di tortura praticati sui vivi, come persone arrestate e poi torturate anche con trascinamento del corpo, mazze, ammanettamento dei polsi e delle caviglie, bruciore. Un’altra pubblicazione – ha spiegato Fineschi – è uno studio retrospettivo relativo a 367 casi di tortura avvenuti negli anni 2009 e 2010 in Egitto. metodi di tortura che furono poi rinvenuti anche sul corpo di Giulio Regeni, ad esempio le percosse sui piedi fino alla rottura di tutte le ossa”.

La morte di Regeni è “stimata tra le ore 22 del 31 gennaio e le ore 22 del 2 febbraio 2016”. Lo ha riferito in tribunale il tossicologo Marcello Chiarotti. Le indagini del consulente tecnico della Procura si sono svolte il 6 febbraio 2016, quando è stato prelevato un campione di “umor vitreo” per valutare il livello di potassio in fase post mortem. La morte del ragazzo risale a “124 ore di campionamento”, un valore medio compreso tra un range minimo di 96 ore e un massimo di 150 ore. Giulio, inoltre, non aveva fatto uso di alcuna sostanza stupefacente o stupefacente o di sostanze velenose: «gli esami tossicologici hanno dato tutti esito negativo», ha spiegato Chiarotti.

Avvocato della famiglia Regeni, oggi sarà un’udienza sofferta

“Quella di oggi sarà un’udienza particolarmente dura e dolorosa, perché tutto il male che è capitato a Giulio nel mondo verrà rappresentato e raccontato nei minimi dettagli. Abbiamo chiesto che una parte si svolga a porte chiuse e così sarà’ Perché non vogliamo che chi ha amato Giulio, i suoi amici e la sua famiglia, lo ricordino come sarà visto. Chiediamo a tutti voi che nessuno divulghi quelle immagini, perché sarebbe un oltraggio verso tutti coloro che hanno a cuore lui, hanno amato Giulio e la sua dignità. Lo ha detto l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia di Giulio Regeni, al sit-in avvenuto in piazzale Clodio pochi minuti prima dell’udienza del processo sull’omicidio del ricercatore. Nel processo, che si svolge davanti alla Corte d’Assise di Roma, sono imputati quattro 007 egiziani. Presenti nel piazzale antistante la città giudiziaria capitolina anche alcuni studenti del liceo Tito Lucrezio Caro di Roma. I ragazzi hanno letto alcuni brani del libro “Giulio fa cose”, scritto dai genitori di Giulio Regeni insieme all’avvocato Ballerini: “li ringraziamo immensamente – hanno detto Paola Deffendi e Claudio Regeni – tra l’altro hanno scelto parti del libro che erano non a caso, lo hanno fatto con il cuore. Oggi in aula verranno ascoltati un medico legale e un tossicologo.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il “Concetto Marchesi” di Mascalucia al meeting Erasmus+ Action KA3 a Dublino – .
NEXT MicroSD SanDisk da 64 GB con un enorme sconto su Amazon: PREZZO GRATUITO – .