MODENA – La Corte di Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo per Pasquale Concas, il pluriomicida accusato anche della morte di Elena Morandi, l’avvocato modenese trovata senza vita nella sua abitazione nel vignolese nel settembre 2017. Ora il caso torna al Tribunale di Ricorso Cassazione Bologna.
Processo da rifare per la morte di Elena Morandi. Ritorna infatti alla Corte d’Appello di Bologna il fascicolo sull’omicidio dell’avvocato civilista ritrovato nel suo appartamento di via Boccabadati, nel quartiere Vignolese di Modena, il 24 settembre 2017. La Corte di Cassazione ha infatti annullato la condanna all’ergastolo pronunciata in secondo grado per il 55enne di origini sarde Pasquale Concas. Ora quindi lo stesso tribunale dovrà rivedere l’ipotesi accusatoria secondo cui Concas ha ucciso la 56enne Morandi soffocandola, poi ha dato fuoco alla sua abitazione per simulare un incidente, il tutto con lo scopo di derubarla del computer e di diverse centinaia di euro. Secondo la difesa, che aveva presentato ricorso, ci sono ancora molti punti da chiarire
Pasquale Concas è in carcere scontando una pena di 24 anni per un altro omicidio, sempre a scopo di rapina, commesso nel gennaio 2018 a Castelfranco ai danni di Arieta Mata, una prostituta di origini ungheresi trovata morta nelle campagne vicino alla linea ferroviaria. Ma nel passato di Concas c’era stato un altro fatto di sangue: aveva scontato una condanna per l’omicidio di un’altra donna nel 1994 a Olbia. Concas conosceva Elena Morandi, si frequentavano e secondo gli accertamenti i cellulari lo collocano quella sera in casa della vittima. Per i giudici si tratterebbe di un serial killer che non ha remore a uccidere per procurarsi soldi ma il caso dell’avvocato modenese è ormai traballante
Modenese Sentenza della Corte Suprema Elena Morandi Pasquale Concas 24 anni per omicidio Arieta Mata condanna all’ergastolo annullata
