proteste e denunce – .

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Nel primo giorno con il biglietto d’ingresso, Venezia ha ricevuto circa 100mila visitatori. Ne pagava uno su dieci. Ma anche chi era esentato faceva la fila ai cancelli. Proteste contro il turismo di massa e le case disabitate per B&B e affitti brevi

Centinaia di veneziani giovedì ha protestato contro la nuova “tassa d’ingresso” introdotto per i turisti, ritenendolo insufficiente a risolvere i problemi della città.

Attraverso il biglietto da 5 euro applicato a chi visita Venezia solo per poche oresenza quindi contribuire davvero all’economia locale, che ha debuttato giovedì 25 aprile, le autorità ritengono di poter limitare il sovraffollamento della città.

Proteste a Venezia: il ticket non basta, “date le case al popolo”

“Possiamo salvare Venezia solo dando case ai residenti e ripopolandolo. Il biglietto può arginare il turismo dei turisti giornalieri, ma non incide affatto sui flussi più consistenti che arrivano dall’Oriente, dalla Cina, dagli Stati Uniti. Non cambierà assolutamente nulla”, si lamenta Anna Ippolitoresidente a Venezia.

I manifestanti, alcune centinaia dei quali sono entrati in contatto anche con gli agenti, sostengono che ciò che è veramente necessario è lo sviluppo dell’edilizia abitativa e dei servizi pubblici e il contenimento del traffico diffusione “incontrollabile” dei servizi Bed and breakfast.

Il biglietto da 5 euro sarà obbligatorio nei giorni di punta del turismo giornaliero, stimati dal Comune in 29 giorni totali nel 2024 durante i quali sarà in vigore la sperimentazione.

“Oggi spendiamo più soldi di quanti ne incassiamoè un modo per far capire che bisogna cambiare e quindi diluire le visite alla città, evitando congestioni” ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.

“C’è qualche protesta? Va bene lo accettiamo, è legittimo, spero solo che serva a migliorare” ha aggiunto il sindaco.

Venezia, come hanno reagito i turisti al voucher d’ingresso

Per il primo giorno di sperimentazione del biglietto di accesso in città il Comune si è messo in fila numerosi ispettori e personale della polizia municipale per dare spiegazioni ai visitatoriil percorso e le modalità di ingresso in città, in particolare ai varchi antistanti la Stazione Ferroviaria Santa Lucia.

Il biglietto necessario tra le 8.30 e le 16 era disponibile su un’app sotto forma di codice QR, sia per chi ha dovuto pagare molto, sia per chi era esentato ma doveva comunque esibire un voucher gratuito.

I turisti stranieri si sono detti più o meno soddisfatti della misura. Chi soggiorna almeno una notte in albergo non deve pagare nulla, già pagando la tassa di soggiorno incluso nelle tariffe.

I vacanzieri provenienti da fuori città o regione l’hanno presa meno beneche hanno criticato il fatto di doversi ancora registrare online o il principio di pagare per visitare una città.

 
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