“Sovraffollamento e mancanza di personale, il governo deve intervenire” – .

“Sovraffollamento e mancanza di personale, il governo deve intervenire” – .
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Sovraffollamento, carenza di personale e complessiva offerta di lavoro per detenuti e internati: Le carceri liguri stanno pagando le conseguenze delle significative riduzioni di spesa da parte del governo che incidono pesantemente sulla stabilità di un sistema fragile, interrompendo il difficile processo di ripresa avviato negli ultimi anni. Ciò rischia di incidere sui percorsi di reinserimento e di rallentare le assunzioni di nuovo personale, indispensabili per garantire la funzionalità delle istituzioni e restituire dignità sia al personale, oggi sottoposto a turni estenuanti, sia ai detenuti, la cui punizione, ricordiamo , deve avere come obiettivo la rieducazione”. Così il deputato del Pd ed ex ministro della Giustizia Andrea Orlando e il deputato del PD Valentina Ghio che dopo la visita al carcere di Sanremo nei giorni scorsi ha presentato alla Camera un’interrogazione al ministro della Giustizia.

Il carcere di Sanremo – continuano Orlando e Ghio – è lo specchio di quanto accade nelle strutture penitenziarie a livello nazionale e regionale, dove si soffre il sovraffollamento – si parla di 250 detenuti per 270 posti letto – e c’è una grave carenza di personale, in particolare della polizia penitenziaria con 160 dipendenti sui 210 previsti. Mancano anche i fondi per sostenere progetti lavorativi di reinserimento e l’assistenza psichiatrica è garantita solo 8 ore settimanali, ma il numero di persone con problemi di salute mentale presenti nella struttura è particolarmente alto. Tutte queste carenze hanno un grave impatto sulla vita dei detenuti e di coloro che vi lavorano. Il ministro dovrebbe far sapere quali misure urgenti intende adottare per colmarli. Al carcere di Sanremo dovranno essere destinate adeguate risorse finanziarie, organizzative e di personale, oltre a garantire adeguati investimenti a sostegno delle pene alternative e di progetti per l’inclusione nel mondo del lavoro e per il diritto alla cura e alla salute, per un’adeguata prevenzione dei suicidi. In Italia il 32 per cento dei detenuti soffre di disturbi mentali e i disturbi psicotici e la depressione sono 2-4 volte superiori rispetto alla popolazione libera”.

“Serve una svolta – concludono i deputati del Pd – con investimenti e un maggiore utilizzo delle pene alternative. Senza questi interventi assisteremo solo all’aumento della recidiva e al fallimento di un sistema che ha come fine la finalità rieducativa della pena. Cosa intende fare il governo per risolvere questa situazione?”.

 
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