chi ne ha diritto e quanto guadagna – .

  • disoccupazione agricola si tratta di un’indennità che viene corrisposta dall’INPS ai lavoratori agricoli in caso di disoccupazione.
  • L’entità della disoccupazione agricola varia in base a molteplici fattori, incluso il fatto che l’individuo fosse impiegato a tempo determinato o permanente.
  • la disoccupazione agricola non è sempre garantitaa: sono previsti limiti ben precisi, anche in relazione ai giorni lavorativi.

Fino a al 2 aprile 2024 era possibile richiedere la disoccupazione agricola. Si tratta di un’indennità che viene corrisposta ai lavoratori agricoli rimasti disoccupati. Si tratta di un sussidio erogato dall’INPS, che tiene conto della retribuzione percepita e delle giornate lavorate.

Negli ultimi mesi, il settore agricolo è stato colpito da una grave crisi, soprattutto alla luce degli interventi comunitari, nonché dell’evoluzione dello scenario politico. Sono molti i fattori che hanno influito negativamente sul settore agricolo, che rappresenta il settore principale dell’economia italiana. Per questo motivo è stato più volte lamentato le agevolazioni previste per la categoria non sono adeguate e soprattutto appaiono anacronistiche.

Nel seguente articolo ci occuperemo della disoccupazione agricola, individuandone la requisiti e condizioni per l’erogazione dell’agevolazione ai dipendenti degli imprenditori agricoli.

Cos’è la disoccupazione agricola?

Anche a i lavoratori agricoli hanno diritto all’indennità di disoccupazione, come qualsiasi altro lavoratore. Questo beneficio è noto come disoccupazione agricola, a cui tutti hanno diritto lavoratori agricoli impiegati e le cifre equivalenti.

questo caso è stato istituito nel 1989, con il decreto legge n. 338, con l’obiettivo di sostenere i lavoratori di questo settore. Nasce quindi con le stesse finalità della NASpI, normalmente riconosciuta a ogni lavoratore, o del DIS-COLL per i collaboratori e dell’ALAS per i lavoratori dello spettacolo.

Gli importi dei sussidi vengono aggiornati in base all’indice dei prezzi al consumo ISTA. Per il 2024 l’importo massimo erogabile è 1.321,53 euro al mese.

Consigliamo inoltre la lettura del seguente articolo: Licenziamento NASPI: quando il lavoratore disoccupato ha diritto all’indennità

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Quali lavoratori hanno diritto alla disoccupazione agricola?

La disoccupazione agricola è dovuta a:

  • lavoratori agricoli a tempo determinato iscritti nelle liste dei lavoratori agricoli dipendenti;
  • lavoratori agricoli a tempo indeterminato che vengono assunti o licenziati nel corso dell’anno solare, dando così luogo ad eventuali periodi di assenza di occupazione al di fuori del rapporto di lavoro;
  • piccoli coloni;
  • co-partecipanti familiari;
  • piccoli agricoltori diretti che integrano fino a 51 giorni di iscrizione negli elenchi nominativi attraverso pagamenti volontari.

LEGGI ANCHE La responsabilità del datore di lavoro per gli infortuni sul lavoro: guida aggiornata

disoccupazione agricola a cui è dovutadisoccupazione agricola a cui è dovuta

Disoccupazione agricola: requisiti

L’indennità di disoccupazione agricola può essere concessa a chi possiede i seguenti requisiti:

  • sono iscritti nelle liste nominative dei lavoratori agricoli dipendentiper l’anno cui si riferisce la domanda o che intrattengono un rapporto di lavoro agricolo a tempo indeterminato solo per la parte dell’anno di competenza del servizio, dando così luogo ad eventuali periodi di assenza di occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
  • avere almeno due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria. Il lavoratore deve essere iscritto agli elenchi agrari, per dimostrare l’anzianità di servizio, oppure deve trattarsi di lavoro agricolo con qualifica OTI;
  • avere almeno 102 contributi giornalieri nel biennio costituito dall’anno a cui si riferisce l’indennità e dall’anno precedente.

Quest’ultimo requisito può essere perfezionato tramite il mucchio con il contributo relativo a attività non agricola dipendentese l’attività agricola è prevalente nell’anno o nel biennio di riferimento.

I 102 giorni di contribuzione possono essere conseguiti anche attraverso quelli figurativi relativi ai periodi di maternità obbligatoria e di congedo parentale, compresi nel biennio utile.

Ti consigliamo inoltre di leggere: Disoccupazione NASpI: requisiti, calcolo, novità, quanto dura

Quando non viene riconosciuta la disoccupazione agricola?

IL dimissioni non producono diritto alla disoccupazione agricola, se è:

  • delle lavoratrici madri che si dimettono nel periodo in cui vige il divieto di licenziamento (300 giorni prima della data prevista di nascita, dalla data di gestazione fino al 1° anno di età del bambino);
  • dei padri lavoratori che si dimettono durante la durata del congedo di paternità e fino al compimento del primo anno di età del figlio.

La disoccupazione agricola non viene riconosciuta anche quando lo sono i lavoratori licenziato per motivi disciplinari. In questo caso la cessazione dal servizio non può essere intesa come un evento dal quale essa deriva disoccupazione volontaria in quanto il provvedimento sanzionatorio del licenziamento non è conseguenza automatica dell’illecito disciplinare ma è comunque rimesso alla libera determinazione e valutazione del datore di lavoro.

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Disoccupazione agricola per dimissioni dei lavoratori

disoccupazione agricoltura è concessa in caso di dimissioni del lavoratore quando ricorra una delle seguenti cause:

  • mancato pagamento degli stipendi;
  • molestie sessuali sul posto di lavoro;
  • peggioramento dei cambiamenti nelle mansioni lavorative;
  • mobbing;
  • crollo dell’equilibrio psico-fisico del lavoratore a causa di comportamenti vessatori da parte dei superiori gerarchici o dei colleghi;
  • modifiche significative delle condizioni di lavoro, a seguito del trasferimento dell’azienda ad altre persone (persone fisiche o giuridiche);
  • spostamento del lavoratore da una sede all’altra, senza che sussistano comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive;
  • comportamento abusivo attuato dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente.

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Disoccupazione agricola: scadenza per le domande

la disoccupazione agricola deve essere richiesta entro termini specifici, elettronicamente. La scadenza, di norma, è il 31 marzo dell’anno successivo. Quest’anno il 31 marzo coincideva con il giorno di Pasqua, quindi, la scadenza era 2 aprile 2024.

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Quanto si guadagna dalla disoccupazione agricola?

La disoccupazione agricola ha un importo diverso a seconda del tipo di contratto concluso. I giorni minimi per accedere al sussidio sono 102, quindi il sussidio è quantificato come segue:

  • 40% dello stipendio punto di riferimento per i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo in possesso dei predetti requisiti;
  • 30% per i lavoratori a tempo indeterminato.

Bisogna però considerare che l’importo è determinato in base alla percentuale del 40% deve essere meno il 9% dell’indennità giornaliera di disoccupazione come contributo di solidarietà. Si tratta di una trattenuta che viene effettuata per un massimo di 150 giorni.

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Disoccupazione agricola: importi

Se il lavoratore ha lavorato 180 giorni, cioè circa 6 mesi, considerando quanto abbiamo affermato, quale sarà l’importo? L’importo in questo caso è sempre pari al 40% della retribuzione di riferimento, senza ulteriori trattenute, perché le giornate sono superiori al limite massimo di 150 giorni stabilito dalla legge.

Per quanto riguarda i lavoratori agricoli a tempo indeterminato, l’indennità cambia: viene corrisposta per un importo pari al 30% della retribuzione effettiva. Non viene applicata la ritenuta d’acconto del 9%.. In teoria, chi non ha raggiunto i 102 giorni il lavoratore non ha diritto all’indennità di disoccupazione agricola.

Facciamo un esempio di calcolo della disoccupazione agricola. Consideriamo un ex dipendente a tempo determinato con una retribuzione di 40 euro per una giornata di lavoro: l’indennità sarà pari a 16 euro oppure 14,56 euro (trattenuta del 9% fino a 150 giorni).

Scopri di più leggendo Disoccupazione NASpI: requisiti, calcolo, novità, quanto dura

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Disoccupazione agricola e NASpI: sono cumulabili?

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto alcune modifiche in materia di disoccupazione agricola e il riordino della normativa. In particolare, per quanto riguarda servizi occasionali per il lavoro agricolo a tempo determinato (LOAgri). sono state introdotte novità significative.

Queste valgono soprattutto per coloro che effettuano attività stagionali di durata non superiore a 45 giorni annui per un solo lavoratore.

La circolare INPS del 7 novembre 2023, n. 89 l’INPS fornisce istruzioni amministrative in materia Compatibilità E cumulatività dal indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL con ricavi da servizi LOAgrieffettuato durante il periodo di fruizione dell’indennità di disoccupazione.

La circolare precisa che possono esibirsi anche coloro che ricevono NASpI e DIS-COLL lavoro occasionale in agricoltura nel limite del 45 giorni di prestazioni per anno solare. Tali soggetti non saranno tenuti ad adempiere all’obbligo di comunicazione all’INPS dei compensi da questi derivanti.

IL i compensi derivanti da prestazioni occasionali sono interamente cumulabili con le due indennità di disoccupazione. Tali somme, pertanto, non saranno oggetto di sospensione, riduzione o decadenza.

Ti consigliamo di approfondire l’argomento leggendo anche: NASpI e Partita Iva: sono compatibili?

Disoccupazione agricola – Domande frequenti

Cos’è la disoccupazione agricola?

La disoccupazione agricola è un’indennità che normalmente viene corrisposta dall’ente previdenziale ai disoccupati del settore agricolo.

A chi viene pagata la disoccupazione agricola?

La disoccupazione agricola è corrisposta agli ex dipendenti a tempo determinato o indeterminato del settore agricolo, o ad essi equivalenti.

Quanti giorni di lavoro sono necessari per ottenere la disoccupazione agricola?

La disoccupazione agricola viene pagata solo se il lavoratore ha maturato almeno 102 giorni di lavoro.

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