Come avviare una startup e con quali vantaggi sono disponibili? – .

Come avviare una startup e con quali vantaggi sono disponibili? – .
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Dalla richiesta della partita IVA all’iscrizione nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio fino alle detrazioni riconosciute anche per le PMI previste dalla nostra normativa

Il nostro speciale continua”Il glossario dello startupper” per scoprire come avviare una startup e come usufruire dei benefici e delle detrazioni previste dalla normativa vigente. Nel 2023, secondo i dati delOsservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital italianopromosso da InnovUpsono state iscritte nel Registro delle Imprese 16.500 startup e PMI innovative, con una contrazione del 3,5% rispetto al 2022. Gli investimenti sono stati pari a circa 1,13 miliardi di euro (-39% rispetto al 2022). In testa alla classifica con la più alta concentrazione di startup a livello regionale c’è la Lombardia, che rappresenta il 27,6% del totale. Se sei alle prime armi o semplicemente vuoi curiosare in questo variegato mondo, sicuramente devi sapere come avviare una startup e come attrarre finanziamenti. Proviamo a spiegartelo in semplici passi.

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Come avviare una startup

Per avviare una startup il primo passo è, senza dubbio, una volta messa in pratica l’idea, studiare il mercato di riferimento e arricchire quanto più possibile il proprio bagaglio di nozioni, competenze e strumenti utili a sviluppare un business plan. Il business plan, strumento essenziale per un’azienda, deve contenere visione, missione, obiettivi e strategie. Una volta completato questo passaggio, potrai procedere con la richiesta di iscrizione nel Registro delle Imprese.

Come registrare una startup

Una volta scelta la forma giuridica con cui operare, ad esempio società a responsabilità limitata (srl) o società per azioni (spa), è necessario aprire una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. Numeri alla mano, gli startupper possono richiedere il Registro delle imprese al Camera di Commercio competenti per area geografica per inserire la propria azienda nell’elenco delle startup innovative costantemente aggiornato. Oltre ad una serie di documenti (autorizzazioni e licenze che variano a seconda del settore di competenza), dovranno essere presentati indicatori legati all’innovazione tecnologica.

Requisiti per le startup innovative

Tra i requisiti richiesti per essere registrati come startup innovativa deve esserci almeno uno tra: come sono sostenute le spese di ricerca e sviluppo, se si dispone di almeno un terzo della forza lavoro qualificata, se si possiede un brevetto o un software. Lo ha spiegato in modo più dettagliato Chiara Ginelli, partner di Nexus AC, qui. Annualmente, all’atto dell’approvazione del bilancio, la startup deve confermare la sussistenza dei requisiti.

Detrazioni per l’avvio di una startup

Alcune iniziative del governo sono dedicate ai giovani che intendono avviare un’attività in proprio, o a possibili investitori in startup e PMI innovative. Ad esempio, a Detrazione Irpef del 50% per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative: l’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente tramite organismi specializzati. Nel caso delle startup l’importo agevolabile è massimo 100mila euro per ciascun periodo d’imposta; mentre per le PMI innovative sale a 300mila euro (oltre tale limite l’investitore può detrarre il 30% sulla quota eccedente in ciascun periodo d’imposta). Poi ci sono i Fondo di Garanzia per le PMIche agevola l’accesso al credito, riconosce una garanzia fino all’80% del finanziamento richiesto, e il credito d’imposta per ricerca e svilupporiconosciuto per gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Altri vantaggi per avviare una startup

Tra i benefici previsti c’è anche l’ Scatola dei brevettiuna super-detrazione, e il Buono 3I, una sorta di contributo volto a supportare le startup innovative nell’acquisizione di servizi di consulenza relativi alla brevettabilità e al deposito della domanda per l’ottenimento del brevetto. Con “ON – Sulle nuove imprese a tasso zero“Per i progetti imprenditoriali – composti in prevalenza o interamente da giovani sotto i 35 anni o donne di qualsiasi età – è previsto un mix di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto con spese fino a 3 milioni di euro, che possono coprire fino a 90 % del totale delle spese ammissibili. L’importo è ridotto al 20% per le imprese costituite da meno di 36 mesi e al 15% per quelle costituite da meno di 60 mesi.

Startup al femminile

Per le imprese avviate da donne, esiste il Fondo per l’imprenditoria femminileche mette a disposizione 200 milioni di euro per finanziare programmi di investimenti da realizzare in 24 mesi nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo.

 
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