“Non rinuncerei a nulla questo mese. Zaccagni? Solo dalla panchina” – .

“Non rinuncerei a nulla questo mese. Zaccagni? Solo dalla panchina” – .
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Roma 26 aprile 2024 – Partita di campionato in casa Laziodopo aver digerito la cocente eliminazione Coppa Italia contro il Juvei biancocelesti ospitano il Verona e cercheranno di cogliere l’occasione di una rinascita contro gli Scaligeri. Una sfida per colmare il gap dal quinto posto e aggiungere un po’ di pepe Roma E Atalanta in corsa per un posto nel prossimo Champions League. Per presentare questa sfida valida per la trentaquattresima giornata di Un campionato era Tudor alla conferenza stampa. Ecco le parole dell’allenatore croato dei biancocelesti.

Come ha recuperato la squadra dalla partita contro la Juve a livello fisico e mentale?

“Vediamo oggi, abbiamo fatto due giorni di scarico. Abbiamo solo un allenamento per preparare una gara super importante, chiude in pochi giorni un ciclo di tante gare. La considero la più difficile, ma non possiamo sbagliare, tutti i punti sono importanti e domani dobbiamo fare punti”.

Come stanno i feriti? Il Verona ti ha fatto crescere come allenatore, che partita ti aspetti?

“Mi ha fatto quattro domande in una (ride ndr). IL Verona è una squadra tosta e in pista domani sarà difficile per noi. Per la posizione in classifica è importante, in Italia le partite sono tutte difficili. Devo ancora valutare gli infortunati oggi, alcuni hanno recuperato, altri sono a metà strada, non posso dire di più. Verona è stata importante per il mio percorso, così come lo sono state le altre esperienze che ho avuto nella mia carriera. In questo lavoro ogni passo è importante, anche l’inizio con gli studenti dell’Hajduk Spalato è importante, come lo saranno quelli del futuro”.

Dopo un mese alla Lazio, qual è la difficoltà più grande e cosa ti soddisfa di più?

“Non esiste difficoltà più grande, le difficoltà sono sempre legate ai pochi allenamenti e alla conoscenza della squadra che ancora manca. La cosa positiva è la disposizione dei giocatori, li ho trovati tutti molto disposti a non commettere errori. In allenamento questo mese non è andato tutto storto”.

Sei rimasto piacevolmente sorpreso dal modo in cui la squadra ha giocato martedì? “NO. Non rinuncerei a nulla questo mese, non posso dire che adesso martedì abbiamo fatto una bella partita a differenza della prima vittoria contro Juve. Delle due per me è migliore la prima vittoria, ottenuta con 5-6 allenamenti e senza tante Nazionali. Il primo è stato per me più difficile, ma l’importante è sempre il percorso che si sta tracciando. Parliamo di tattica, di sistemi, ma ci sono altre cose in mezzo, la mentalità ad esempio, che è la cosa su cui dobbiamo lavorare ogni giorno, dagli allenamenti all’atteggiamento in partita”.

Il gol di Cristante ieri contro la Roma riduce le speranze del quinto posto? Hai qualche rimpianto per la semifinale di Torino, in particolare per quella d’andata?

“Non sono d’accordo su quale partita abbiamo giocato meglio, ci sono sempre rimpianti. Mi sono pentito anche dell’allenamento di ieri, è sempre giusto criticare e autocriticare altrimenti non si cresce. Sono consapevole di tutti gli errori commessi in questo mese, mi aiuta a capire dove abbiamo sbagliato. È come il generale dopo la guerra, devi sempre fare un’analisi e capire cosa è successo. Conoscere le dinamiche interne, sono tante le cose che influiscono sulla performance e sui risultati. la chiave è il tempo che utilizziamo per crescere Roma Non l’ho visto, in questo momento tutti i punti sono importanti. Non possiamo influenzare le altre partite, è inutile pensarci e sprecare energie. Le energie vanno spese per la nostra squadra e per le nostre partite”.

Che margini di miglioramento può avere Castellanos? Riusciremo a vederlo insieme a Immobile domani? “Li puoi vedere insieme in un piccolo momento della partita in cui devi recuperare il risultato, quando tutto cambia un po’. C’è un sistema adatto a certi giocatori e a volte più giocatori hanno gol nelle gambe più aiutano a segnare, ma a volte mettere dentro tutti quegli attaccanti non significa essere più pericolosi, forse non lo sei’ Non ho preparato questa cosa e quindi non puoi essere pericoloso.

Non abbiamo visto molto Pellegrini nelle ultime settimane. È dietro ai suoi compagni? Può giocare domani? “Pellegrini si allena bene, è stato fuori per infortunio e altri hanno fatto bene mentre lui non c’era. Potrebbe giocare, potrebbe non giocare come tutti gli altri”.

È far crescere la squadra a livello di mentalità?

“Ognuno vede la mentalità in modo diverso, la mentalità fa parte dei valori. Sono questi i valori che un allenatore vuole trasmettere, a cui si aggiungono aggressività, cattiveria e voglia di fare sempre qualcosa in più. Questi valori sono importanti non solo nel calcio ma in tutti gli sport. I calciatori sono prima di tutto uomini”.

Come vedi Zaccagni? Più esterno o più trequartista vicino all’attaccante?

Zaccagni può essere un’ala, può giocare largo. Da quinto sì e no, può faticare perché deve sacrificarsi molto. Può giocare anche alle spalle dell’attaccante e quindi più vicino alla porta. Per noi è un giocatore importante e ci è mancato tanto. Ha dimostrato la sua importanza negli anni trascorsi alla Lazio, con gol e assist può darci una mano importante. Ha fatto solo due allenamenti con noi, non giocherà dall’inizio, ma può partire dalla panchina”.

Hai la Champions League come obiettivo? La tua opinione su Mandas?

Manda sta bene, dico sempre che quando un portiere non commette errori che ti portano a prendere gol, sta bene. Abbiamo scelto di costruire leggermente meno dal basso per non metterlo in difficoltà e rischiare meno, ha sempre risposto molto bene. Non ho obiettivi, non ne ho fissato nessuno e nemmeno la società. L’obiettivo è fare bene in tutte le partite, solitamente ci sono differenze importanti tra le squadre, ma a fine stagione la differenza scompare. Non so se sia più facile affrontare il Verona che deve salvarsi o una squadra in lotta per l’Europa. Alla fine queste cose si annullano e sta a noi fare bene domani”.

Come interpreti i dati di gara del team? Potrebbe essere questa la causa di questi recenti problemi muscolari? “I dati vanno sempre interpretati al meglio, anche quelli fisici. C’è il volume della corsa, la velocità e poi ci sono i duelli individuali. Nel nostro calcio ci sono molti più duelli, penso che ci sia anche più intensità rispetto a prima, dove c’era più volume e questo è altrettanto importante”.

Cosa ti è piaciuto di più tatticamente e cosa deve essere migliorato dopo un mese alla Lazio?

“Ci vorrà più tempo per parlarne, dal punto di vista tattico mi è piaciuto tutto, mi è piaciuta l’interpretazione tattica della squadra”.

C’è la possibilità di vedere Isaksen ancora per qualche minuto? “Valuteremo Felipe oggi, ieri correva con le scarpe da ginnastica, ha preso una botta ed è un giocatore fondamentale per noi. Isaksen si allena molto bene, è un giocatore sempre concentrato e lo vedremo all’opera oggi”.

 
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