Tornano ad aumentare i casi di influenza in Italia soprattutto tra i bambini più piccoli. Lo riferiscono gli ultimi bollettini del sistema di sorveglianza RespiVirNet, gestito dall’Istituto superiore di sanità. E Sono oltre 14 milioni gli italiani messi a letto da infezioni che non vogliono mollare la presa.
Dal 15 al 21 aprile, si legge nel rapporto, «i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rispetto all’intera popolazione italiana, sono circa 282.000, per un totale di circa 14.399.000 casi dall’inizio della sorveglianza». Nei 7 giorni analizzati l’incidenza delle sindromi simil-influenzali rimane “stabile”, pari a 4,8 casi ogni mille assistiti. Loro rimangono “i bambini sotto i 5 anni sono i più colpitiin cui si è osservato un livello di incidenza pari a 14 casi ogni mille assistiti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente.
“Noi avevamo un stagione influenzale molto molto intensa e attiva, con tanti casi: oltre 14 milioni di sindromi simil-influenzali, un numero considerevole. E anche la parte finale, la ‘coda’ che stiamo vivendo in queste settimane, è altrettanto lunga e intensa, ed è accompagnata dalla circolazione ancora presente di altri virus circolatori”. Complice “gli sbalzi termici e una primavera instabile e, in certi periodi, quasi invernale”Lo dice Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sulla recrudescenza dei contagi nei bambini più piccoli.
L’influenza di quest’anno “è stata sicuramente pesante e prolungata”, nonostante l’inverno mite. Adesso, però, «ci aspettiamo che la diffusione diminuisca sempre più», spiega il docente. “Con l’aumento delle temperature in vista, probabilmente staremo tutti di più all’apertoe vedremo anche questa lunga e fastidiosa coda diventare sempre più sottile”.
