Il capitano della seconda stella, il cineasta dell’Inter verso lo scudetto, l’anima del gruppo nerazzurro. Non poteva che esserlo Lautaro Martinez protagonista dell’intervista per Inter-Torino Matchday Program, la partita che precede i festeggiamenti per la conquista del ventesimo titolo nazionale. Il Toro parla delle sue passioni, ovviamente per il calcio ma anche per… la matematica, spiegando: “Fin da bambino ho affrontato ogni sfida con l’obiettivo di crescere, sono uscito di casa a 15/16 anni inseguendo un sogno e ho fatto un passo avanti. passo dopo passo ho raggiunto molti obiettivi che avevo sempre desiderato. Ogni tappa e ogni partenza è stata preziosa: il primo gol per il Racing, il primo per la Nazionale, il primo per l’Inter… Da quando sono arrivato a Milano. Ho trovato persone che mi amavano e mi aiutavano e tifosi che ci sostenevano ovunque con la stessa forza”.
Lautaro indica per due volte il 2021 e il 2023 come date importanti: “Sono le date della nascita dei miei figli; mi hanno cambiato la vita, è come se rinascessi anch’io. E poi riguardo al mio matrimonio, Agustina mi è sempre stata vicina fin dal primo giorno e questo mi ha reso migliore”. E poi, il giorno della vittoria del Mondiale con l’Argentina (“Un motivo di orgoglio, per la mia famiglia, per il nostro Paese”) e, inevitabilmente, il 22 aprile 2004: “Una giornata indimenticabile che ci siamo guadagnati con tanto lavoro grazie ad un gruppo incredibile e magnifici tifosi”. Tra le qualità che ritiene importanti, c’è la voglia di migliorarsi sempre: “Fin da bambino mi ha sempre accompagnato”.
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