Buon per lui che non ha un figlio disabile – .

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Sul palco del convegno programmatico di FdI a Pescara, davanti a Giorgia Meloni, parla Ignazio La Russa. Il capo dello Stato Sergio Mattarella gli ha telefonato questa mattina dopo il caso della foto postata capovolta. “Ho detto: Presidente, non sono questi i problemi ma grazie per il suo bellissimo pensiero, per la sua solidarietà”, ha riferito La Russa.

Le critiche di Vannacci

“E’ un bene per lui che non abbia un figlio portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una stupidaggine”, ha detto parlando del generale Roberto Vannacci, presidente del Senato, tra gli applausi del pubblico. La Russa, però, ha esortato a non criminalizzare il generale. Poi ha aggiunto: “Come può un soldato sfidare il suo ministro della Difesa? Per me è più grave di tutto il resto”.

I “focolai” nelle università

«Mettiamo una parola di pacificazione su tanti giovani che hanno perso la vita», a destra ea sinistra negli anni Settanta, ha detto il presidente del Senato. E parlando degli scontri in corso nelle università auspica: “Spero che la tragedia si ripeta solo nella farsa” ma, ha rimarcato La Russa, ci sono “qualche segnale nelle università, un piccolo focolaio che potrebbe diventare un incendio, fermiamolo subito. Vedo che c’è chi cerca di riportarlo indietro, fermiamoci subito, vedo che arriva un freno da parte delle forze politiche e soprattutto del Presidente della Repubblica, negli anni settanta non era così ”. E ha concluso: “Tutte le manifestazioni sono un diritto ma nessuno può rivendicare il diritto a non far esercitare il diritto di parola”.

L’omaggio di FdI a Enrico Berlinguer

Poi il numero uno del Senato parla di fascismo: “I valori positivi della Resistenza e dell’antifascismo sono nella prima parte della Costituzione. Anche se la parola antifascista non c’è”. E aggiunge che se la parola antifascista «significa un fermo no alla dittatura e un fermo no alla nostalgia, certamente mi potete definire antifascista». Ma aggiunge una distinzione: «Poi c’è l’antifascismo militante degli anni ’70 che è un’altra cosa». A intervistarlo sul palco è Bianca Berlinguer. E i due sono protagonisti di uno scambio culminato con una standing ovation del pubblico di FdI per lo storico leader del Pci. “Qui parlo solo io, Bianca Berlinguer, e non tiriamo fuori l’argomento, parliamo di quello che ha fatto mio padre ma non di quello che avrebbe detto oggi”, dice Bianca Berlinguer. Ma La Russa risponde che «i cognomi non si cancellano, alcuni vorrebbero che non esistesse la tradizione familiare, che la famiglia non contasse, ma per noi conta e in te onoriamo anche la figura di tuo padre». “Essere figlia di Enrico Berlinguer – dice il giornalista televisivo – la considero una fortuna, un dono che la vita mi ha concesso e che purtroppo è finito troppo presto perché mio padre è morto a 62 anni, quando io ne avevo 24, mia sorella 22. , mio ​​fratello 21 e la mia nuova sorella 13, le nostre vite per la maggior parte sono state trascorse senza papà. Queste parole hanno scatenato gli applausi del pubblico e la standing ovation: “Questo applauso e questa standing ovation a cui mi unisco – chiude il omaggio La Russa – è la coerente continuazione dell’omaggio che il leader della destra ha reso a Enrico Berlinguer nel giorno della della sua scomparsa”, ai funerali era presente il leader del MSI Giorgio Almirante.

Pubblicato su LaRepubblica

 
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