La proiezione di questo pomeriggio è stata organizzata dall’assessore regionale Candia (Lista Sansa), dall’assessore comunale di Genova Ghio (“Rossoverdi”) e da diverse associazioni locali
Dall’inchiesta giornalistica alla battaglia politica. In Regione Liguria è stato proiettato il documentario Food for Profit, che fa luce sulle distorsioni del sistema di allevamento intensivo, in gran parte finanziato dai fondi europei.
La proiezione, questo pomeriggio nella sala Colombo di via Fieschi, è stata organizzata dall’assessore regionale Selena Candia (Lista Sansa) in collaborazione con la consigliera comunale di Genova Francesca Ghio (Lista Rossoverde) e diverse associazioni: Rete Ricibo, Cittadini Sostenibili, Fridays for Future Genova, Generazione P, GenovaGreentosa – Studiolambiente, GreenPeace – Gruppo locale Genova, Gruppo Yoga Solidale Genova, ISDE- Sezione Regionale Liguria, La Bottega Solidale – Altromercato, LAV, Legambiente Liguria, Terra! Aps, T-Recycling-Bambini a basso impatto, Unigeco, VeGenova, WWF Genova.
Erano presenti la direttrice Giulia Innocenzi; Roberta Massa, coordinatrice della Rete RICIBO; Silvia Cama di Terra! Il co-regista Pablo D’Ambrosi si è collegato in video da Londra.
Sul fronte politico, i consiglieri regionali della Lista Sansa Ferruccio Sansa e Roberto Centi, il consigliere regionale del M5S Fabio Tosi e le candidate alle europee per la circoscrizione Nord Ovest Simona Cosso (AVS, Sinistra Italiana) e Benedetta Scuderi ( AVS, Europa Verde).
“Le politiche alimentari non ci riguardano come individui, ma sono una questione collettiva e quindi politica”, spiega l’assessore Candia. “Mangiare in modo sostenibile non deve essere solo un comportamento virtuoso che decidiamo di adottare individualmente. Le istituzioni devono metterci nelle condizioni di poterlo fare. Come reti di associazioni, di cittadini, dobbiamo fare pressione. Ed è esattamente quello che sta accadendo, grazie a Food Profit.”
«Sono milioni di euro che le Regioni danno agli allevamenti intensivi», aggiunge la direttrice Giulia Innocenzi. “È fondamentale mostrare questo film a chi prende queste decisioni, come sta accadendo adesso in Liguria ed è già accaduto in Sicilia, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Il settore zootecnico è uno dei settori che riceve più sussidi perché è considerato un grande collegio elettorale”.
La rete di associazioni, guidata da Ricibo, aveva organizzato una prima proiezione di Food for Profit all’inizio di aprile, a Genova. Visto il grande successo non solo di pubblico ma anche di interesse, si è deciso di portarlo nella sede del Consiglio Regionale.
«Il sistema di allevamento intensivo non è sostenibile dal punto di vista ambientale, dal punto di vista sanitario e dal punto di vista sociale», continua l’assessore Candia, che ha presentato una mozione in consiglio regionale per chiedere alla Regione Liguria di intervenire quale portavoce presso la Conferenza Stato-Regioni, il Governo e l’Unione Europea di tre istanze.
“Vogliamo eliminare i sussidi pubblici agli allevamenti intensivi, per ridistribuire le risorse verso aziende agricole sostenibili; lo stop all’apertura di nuovi allevamenti intensivi, per incentivare un diverso modello di produzione e consumo alimentare orientato alla sostenibilità; promuovere il dibattito pubblico sui temi delle politiche alimentari e nutrizionali, sotto forma di assemblee civiche”.
Nella mozione si fa riferimento anche al disegno di legge “Oltre gli allevamenti intensivi” presentato alla Camera a febbraio, grazie al lavoro di Terra! WWF, Greenpeace, LIPU e ISDE. Questo disegno di legge mira a un piano di riconversione ecologica degli allevamenti intensivi esistenti, chiedendo una moratoria immediata sull’apertura di nuovi allevamenti e sull’aumento del numero di animali allevati.
Il documento chiede alla Regione di agire a livello locale promuovendo il dibattito pubblico tra i cittadini sulle politiche alimentari per sensibilizzare e creare filiere sostenibili, come già avviene a Bologna, Torino e Roma.
