Grana vince da pilota e scherza “Il primo podio del Sic58 è mio” – .

È sempre importante che un capo tecnico si metta nei panni dei piloti. Marco Grana lo ha fatto davvero. Ha indossato casco e tuta e ha preso parte al primo evento stagionale del Trofeo Malossi, a Modena. Tanti i giovani presenti ma il DT del Sic58 è stato velocissimo fin dalle qualifiche, conquistando la vittoria di categoria in entrambe le gare. Per Marco Grana è stata un’esperienza utile e divertente come racconta a Corsedimoto.

Marco Grana: bello essere dalla parte opposta

“Tutto è iniziato quando ero in Texas. Ho visto che la settimana successiva ci sarebbe stata la gara del Trofeo Malossi e ho deciso di farla anche perché sono amico di Sandro Malossi. In passato, nel 2015, ho fatto una gara sporadica e sono andato molto bene, finendo terzo e dopo 8 anni volevo farne un’altra. Dovevo fare tutto come un pilota e non come i team manager quindi ho dovuto cercare una squadra che mi desse uno scooter e me lo ha fornito il team siciliano MC. Bello essere dall’altra parte! Si capiscono alcune dinamiche particolari come lo stress prima di una gara, le qualifiche, la scelta delle gomme…”.

Dalle prove libere alle gare

“Il fine settimana è iniziato un po’ a rilento dato che ho avuto qualche problema tecnico durante le prove libere e mi sono detto “beh, vediamo”. Ma sapendo come si sente l’altra parte, ero tranquillo e non ho messo sotto stress la squadra. Poi ho fatto delle buone qualifiche, finendo primo e quinto nella combinata. In gara 1 ho avuto una perdita di liquidi quindi gola secca forse dovuta allo stress. Ho poi dovuto prendere degli zuccheri per gara 2 per restare un po’ più lucido. Sono tutte dinamiche diverse rispetto a quelle del mio lavoro. Sono riuscito a vincere nella mia categoria in entrambe le gare ed esso era vÈ stato eccitante! Poi il podio, la squadra contenta del risultato: bellissimo”.

Dalla teoria alla pratica

“Mi piace poter guidare qualche mezzo anche per poter stare più vicino alle vere emozioni che provano i piloti quando corrono. Nel mio lavoro guardo i dati di telemetria ma a volte sono un po’ distaccati da ciò che sperimentano i piloti. Correndo riesco a rimanere un po’ più connesso alla realtà. Davvero non mi aspettavo che fosse così competitiva perché erano tanti anni che non guidavo uno scooter ed è un po’ come creare una wild card dal nulla. Modena è un circuito che non conoscevo molto bene, ma è bello arrivare la mattina al box dove ci sono i meccanici, fare riscaldamento, scendere in pista, parlare dei propri problemi al capo tecnico mentre lui cerca di migliorare il veicolo. Quest’anno ho ottenuto il primo podio del Sic58 [ride] ora aspettiamo quello dei miei piloti.“.

Il compromesso tra pilota e capotecnico

“Come responsabile tecnico mi allenerò con Mattia Casadei, Enea Bastianini e altri a San Mauro Mare ma con Polini minimitard. Si tratta di scooter quindi con una dinamica diversa. Ma sapersi adattare, con i freni e tutto il resto, creando la giusta connessione tra pilota e capo tecnico… è sempre qualcosa di strano. Nel mio lavoro ascolto mentre qui devo parlare. Mi sono divertito molto, è stato bello, speciale e penso di aver usato la testa più degli altri piloti.

Ad esempio, quando in qualifica ha iniziato a piovere sapevo che la pista non si sarebbe bagnata quindi ero pilota ma come capo tecnico sapevo che quell’acqua non si sarebbe bagnata e ho fatto il miglior tempo. Durante la gara alcuni erano indecisi se utilizzare o meno le gomme da bagnato mentre io ho deciso di usare le gomme da asciutto sapendo che la pista non sarebbe stata male. In gara 2 la squadra voleva montarmi una gomma ma sapevo che sul bagnato sarebbe stata meglio una usata. Insomma, è stato un bel compromesso tra pilota e capo ingegnere: ho sfruttato le mie conoscenze teoriche, ho applicato la pratica alla teoria. Cercavo di frenare come sapevo fosse giusto fare anche se non l’avevo mai fatto: frutto di tecnica ma non di istinto”.

Marco Grana si è divertito a fare il pilota

“Visto che sono primo in campionato con cinquanta punti, sono motivato a fare anche il prossimo, che sarà a Pomposa il fine settimana dopo il Mugello. Come pilota ora cerco sponsor, aiuto da amici e molto altro ancora. C’era entusiasmo anche da parte dell’organizzazione. Il Trofeo Malossi è gestito dalla FMI quindi c’erano i tecnici federali, è stato un grande evento pieno di ragazzi che si sono avvicinati alla moto. Ci sono ancora tre gare ma l’ultima è in India quindi devo cercare di avere un vantaggio per poter vincere il titolo. Se vinco anche il secondo, forse il campionato è qualcosa di fattibile”.

Foto sociali

 
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