così è stato ucciso il 47enne Il Tirreno – .

così è stato ucciso il 47enne Il Tirreno – .
così è stato ucciso il 47enne Il Tirreno – .

FIRENZE. È stato colpito non solo con uno ma due pugni Antonio Morra, l’operaio 47enne residente a Pistoia, aggredito nella notte tra il 12 e il 13 aprile intorno alle 23 mentre usciva dal Mandela Forum di Firenze al termine del concerto dei Subsonica. Secondo gli accertamenti la mano destra sarebbe stata scagliata dal quarantanovenne Senad Ibrahimi, difeso dall’avvocato Luca Maggiora e sottoposto all’arresto come indiziato di reato con l’accusa di omicidio colposo, non sarebbe l’unico colpo colpito dalla vittima. All’aggressione ha partecipato anche un ventottenne di Firenze, già noto alle forze dell’ordine, anch’egli subito finito nel registro degli indagati.

Secondo la ricostruzione della squadra mobile della polizia, coordinata dalla Procura Alessandro Piscitelli, Ibrahimi si piazza dietro Morra, sulla scalinata del Mandela Forum, in una posizione più alta di lui. Poi carica un destro e lo colpisce violentemente alla nuca. La Morra perde l’equilibrio. E qui arriva il secondo colpo, non inquadrato dal video delle telecamere di sorveglianza subito acquisito dagli inquirenti. Mentre cade riceve un secondo pugno, all’altezza del suo fianco. Secondo l’accusa a lanciarlo sarebbe stato il ventottenne fiorentino. L’uomo, come il quarantanovenne, lavorava come facchino al Mandela, per conto di una ditta esterna. Anche lui ha preso parte all’attacco. Per il momento resta il mistero su quale dei due colpi sia stato quello mortale.

Intanto Senad Ibrahimi resta in carcere a Sollicciano. Il tribunale del riesame di Firenze ha respinto il ricorso presentato dal suo legale. Lo stesso è avvenuto per la richiesta di scarcerazione presentata dal difensore direttamente al gip. Il legale del quarantanovenne aveva contestato lo svolgimento dei fatti delineato dalla Procura sulla base delle riprese riprese dalle telecamere di sorveglianza. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Morra si è trovato sulle scale del Mandela e ha iniziato a litigare con un gruppetto di nove persone, tutti dipendenti di un’azienda esterna alla struttura e coinvolta nello smantellamento del palco. Tra loro c’era anche Ibrahimi. In questa fase, secondo gli inquirenti, Morra potrebbe aver tirato fuori dalla tasca un coltellino e averlo puntato contro gli operai. È a questo punto che uno dei componenti del gruppetto si mette alle sue spalle. L’uomo – identificato dagli investigatori come Senad Ibrahimi – inarca il corpo, carica la mano destra e lo colpisce violentemente alla nuca. Si sentono urla, Antonio Morra vola a terra. «Posso solo dire – ha spiegato l’avvocato Maggiora – che dalla consulenza che abbiamo svolto sono emerse nei video alcune lacune, sia nell’acquisizione che nello sviluppo dei fatti». Il riferimento è proprio al secondo colpo, quello sferrato dal ventottenne a Morra mentre stava già cadendo a terra dopo essere stato sbilanciato dal primo pugno. La difesa aveva chiesto il rilascio di Ibrahimi, sostenendo anche che non c’era rischio di fuga. Una considerazione che, però, non è stata condivisa né dal gip né dai giudici del tribunale della libertà.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Le sfide ad Amici” – .
NEXT Demon Slayer, spiegazioni: Chi sono gli Hashira?