il test Altroconsumo – .

Tonno sott’olio al supermercato: non mettetevi troppo comodi perché il viaggio nel nuovo test di Altroconsumo sulle migliori marche è sorprendente.

Il tonno sott’olio è considerato il salvapasto per eccellenza, un alimento pratico che non necessita di essere sfilettato né cotto. È pronto all’uso così com’è, indipendentemente dalla confezione: barattolo di vetro o scatola – lattina.

La risposta più rapida alla voglia di mangiare cibi a base di pesce senza dover accendere i fornelli.

Sono tante le ricette che prevedono l’apertura della famosa “scatolina”, dall’insalata di riso mangiata in ufficio al panino mordi e fuggi, fino alla pasta “sciuè sciuè”.

Il tonno può essere al naturale, cioè conservato nella propria acqua di cottura, oppure sott’olio. I prodotti migliori sono quelli con olio d’oliva, anche extravergine, ma si utilizzano anche oli di semi.

Sono da preferire i prodotti che utilizzano una minore quantità di olio, perché meno calorici e più ecologici, poiché l’olio in eccesso viene solitamente buttato nel lavandino.

La prova di Altroconsumo: come fare il tonno sott’olio

Il tonno si congela subito dopo la pesca. Quando inizia la lavorazione, il pesce viene scongelato, pulito, sfilettato e cotto in acqua bollente o vapore.

I filetti vengono poi puliti, tagliati e confezionati (in lattina o barattolo) con l’aggiunta di sale, se è naturale, o sale e olio, se è sott’olio.

Una volta riempite, le confezioni vengono sigillate ermeticamente e successivamente sterilizzate a temperature comprese tra 110° e 120° C, procedura che garantisce una sicura conservazione per diversi anni.

È possibile, ed anche abbastanza semplice, preparare il tonno sott’olio in casa. Chi fosse interessato può seguire la nostra ricetta.

Sugli scaffali dei supermercati, dove la scelta è vastissima, c’è tonno e tonno, anche nel prezzo.

Non mancano le controindicazioni al consumo di un prodotto apparentemente innocuo. Legato soprattutto all’ambiente (impatto ambientale della pesca, provenienza del pescato) e alla salubrità (quantità di sale e olio, presenza di mercurio).

Ecco perché è molto utile il test condotto dagli esperti di Altroconsumo della GDO, con allegata classifica dei migliori tonni sott’olio da portare a casa.

Ad esempio, risulta che tra i 30 marchi testati, alcuni con prezzi bassi sono tra i migliori nel test.

Specie diverse

Sono essenzialmente quattro le specie diffuse nei barattoli e nelle scatole di vetro che acquistiamo nei supermercati italiani:

  • tonno pinna gialla (Thunnus albacares), molto comune. Deve il suo nome al colore giallo intenso delle pinne dorsale e ventrale e raggiunge un peso di 50/60 chili.
  • tonnetto striato (Katsuwonus pelamis), il più pescato e utilizzato nell’industria conserviera, così chiamato per le striature della parte ventrale. Di peso inferiore (3-4 chili), vive nelle zone meno profonde.
  • Tonno obeso (Thunnus obesus)
  • tonno bianco (Thunnus alalunga).

Ci sarebbe poi il tonno rosso (Thunnus Thynnus), che però non viene utilizzato nella produzione del tonno in scatola. Molto pregiato – in Giappone c’è chi è disposto a spendere cifre folli pur di averlo – è diventato raro e solo poche aziende artigiane lo vendono. In questa guida abbiamo spiegato come scegliere il miglior tonno rosso e le differenze con il tonno pinna gialla.

Origine e sostenibilità ambientale

Il tonno destinato all’industria conserviera vive nelle acque equatoriali tra i due tropici, in particolare l’Oceano Pacifico occidentale e l’Oceano Indiano.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, fattore che (giustamente) comincia a influenzare le scelte anche in Italia, la provenienza del tonno può fare la differenza. Per scoprirlo, come ricorda Altroconsumo nel test sul tonno sott’olio, basta consultare il codice relativo alle zone di pesca FAO stampato sulla confezione:

Tonno pinnagialla: scegliere preferibilmente le zone di pesca FAO nel Pacifico centrale e occidentale FAO 61, 71, 77, 81.

Tonno striato: numerose zone di pesca preferibili, che corrispondono al Pacifico Occidentale FAO 61, 71, 77, 81, all’Atlantico FAO 21, 27, 31, 34, 41, 47, all’Indonesia FAO 57.

Test sul tonno sott’olio di Altroconsumo: metodi di pesca

Chi è sensibile ai temi della sostenibilità ambientale dovrebbe considerare anche il metodo di pesca scelto dai produttori.

Il metodo più diffuso è in assoluto il Purse Seiner. Le navi da pesca utilizzano una grande rete che, gettata in acqua a formare una sorta di sacco (Seiner), cattura i pesci e li porta a bordo. Qui vengono prima refrigerati e poi congelati in celle frigorifere a -18°C.

Quando è specificato in etichetta (ahimè, non sempre), il metodo di pesca “a canna” è da preferire perché riduce l’impatto della pesca sull’ambiente. È un metodo tradizionale praticato in prossimità delle coste. Riguarda solo il 10% del tonno pescato nel mondo.

Calorie e proprietà del tonno sott’olio

Secondo i più recenti dati ISTAT, un terzo degli italiani consuma tonno sott’olio in media 2 – 3 volte a settimana. Parliamo di uno dei prodotti che più spesso entra nei nostri carrelli della spesa.

Con un consumo così continuo diventa importante leggere le informazioni nutrizionali disponibili in etichetta.

Calorie: il tonno “sgocciolato” sott’olio apporta poco meno di 200 kcal ogni 100 g.

Proprietà: il tonno in scatola fornisce un buon apporto di proteine ​​(circa 25 g/100 g) e una quantità abbastanza limitata di grassi.

Ancora più buono è il tonno “al naturale”, che apporta meno dell’1% di grassi perché, ovviamente, non contiene olio.

Essendo un alimento trasformato, il tonno sott’olio è ricco di sale. Un problema che, negli ultimi tempi, ha portato alla produzione di versioni con contenuto ridotto di sostanza. Chi soffre di ipertensione o di altre patologie, ad esempio l’osteoporosi, dovrebbe tenerle in considerazione.

Come conservare il tonno sott’olio una volta aperto

Una volta aperto il barattolo o la scatola e utilizzato il tonno, è utile coprire la parte rimanente con un filo d’olio per evitare che si secchi e conservare la confezione rigorosamente in frigorifero.

Meglio del test di Altroconsumo sul tonno sott’olio e migliori acquisti

Prova del tonno sott'olioProva del tonno sott'olio

Insomma, il panorama del tonno sott’olio è variegato, con tante zone d’ombra da non sottovalutare e qualche certezza.

Ad esempio, il Tonno Rio Mare all’olio d’oliva pescato a canna (74 punti) e i Filetti di Tonno Fiorfiore Pinna Gialla COOP (72 punti), entrambi con un buon punteggio – rispettivamente 74 e 72 punti su 100 – si sono portati a casa il premio per il migliore il test Altroconsumo.

Il miglior acquisto è Ondina (EUROSPIN) Filetti di tonno all’olio di oliva con 69 punti.

Bene anche il trancio di tonno all’olio di oliva Angelo Parodi, il tonno all’olio di oliva Callipo (71 punti), il tonno filo d’olio all’olio di oliva Rio Mare (70 punti), il tonno pinne gialle all’olio di oliva Carrefour Classico (70 punti). e Filetti di tonno Callipo all’olio di oliva (70 punti).

Altroconsumo: le migliori marche nella prova del tonno sott’olio

Promossa. Ecco i migliori campioni di tonno sott’olio in scatola o in vasetto testati da Altroconsumo con i marchi, al prezzo medio al chilo.

Meglio del test Altroconsumo con 74 punti su 100, ottima qualità

TONNO RIO MARE IN OLIO DI OLIVA PESCATO A CANNA

  • Formato: 4×80 gr
  • Certificazione di sostenibilità: Dolphin Safe
  • Prezzo medio 6,13€ a confezione

Meglio del test Altroconsumo con 72 punti su 100, ottima qualità

COOP FIORFIORE FILETTI DI TONNO PINNA GIALLA

  • Formato: 200 g
  • Certificazione di sostenibilità: nessuna
  • Prezzo medio 5,41€ a confezione

Miglior acquisto nel test Altroconsumo (ovvero miglior rapporto qualità prezzo) con 69 punti su 100, buona qualità

FILETTI DI TONNO ONDINA (EUROSPIN) IN OLIO DI OLIVA

  • Formato: 260 gr
  • Certificazione di sostenibilità: Dolphin Safe
  • Prezzo medio 4,81€ a confezione

Le marche di tonno sott’olio che hanno fatto peggio

Fallito. Questi, però, i campioni di tonno sott’olio testati da Altroconsumo che hanno dato risultati peggiori.

AS DO MAR TRANCIO DI TONNO INTERO IN OLIO DI OLIVA (59 punti, qualità media)

  • Formato: 3×80 gr
  • Certificazione di sostenibilità: Friend of the Sea
  • Prezzo medio 4,93€ a confezione

TONNO MAREBLU IN OLIO DI OLIVA SENZA OLIO (55 punti, qualità media)

  • Formato: 4×60 gr
  • Certificazione di sostenibilità: Dolphin Safe e Sea Change Sustainability
  • Prezzo medio 4,53€ a confezione

NIXE (LIDL) TONNO IN OLIO DI OLIVA (55 punti, qualità media)

  • Formato: 4×70 gr
  • Certificazione di sostenibilità: Dolphin Safe
  • Prezzo medio 3,15€ a confezione

Altroconsumo: la prova degli altri marchi del tonno sott’olio

Ecco tutte le altre marche di tonno sott’olio in lattina o vasetto di vetro testate da Altroconsumo con i punteggi ottenuti

  • CONSORCIO TONNO ALL’OLIO DI OLIVA (70 punti)
  • AS DO MAR FILETTI DI TONNO IN OLIO DI OLIVA (68 punti)
  • FILETTI DI TONNO ARTIGIANALI RIO MARE (68 punti)
  • NOSTROMO TONNO IN OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA A BASSO SALE (67 punti)
  • CONAD TONNO IN OLIO DI OLIVA (67 punti)
  • AS DO MAR TONNO IN OLIO DI OLIVA SENZA OLIO (67 punti)
  • NOSTROMO TONNO IN OLIO DI OLIVA (67 punti)
  • TONNO PALMERA IN OLIO DI OLIVA (67 punti)
  • TONNO D’ALTO MARE IN OLIO DI OLIVA E UN PIZZICO DI SALE (67 punti)
  • FILETTI DI TONNO NOSTROMO IN OLIO DI OLIVA (66 punti)
  • TRAnci DI TONNO MAREBLU VEROSAPORE IN OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (65 punti)
  • CONSORCIO FILETTI DI TONNO ALL’OLIO DI OLIVA (65 punti)
  • TONNO RIO MARE IN OLIO DI OLIVA (64 punti)
  • TONNO MARUZZELLA IN OLIO DI OLIVA (63 punti)
  • TONNO ALL’ARDEA IN OLIO DI OLIVA (62 punti)
  • FILETTI DI TONNO RIZZOLI IN OLIO DI OLIVA (62 punti)
  • FILETTI DI TONNO ANGELO PARODI ALL’OLIO DI OLIVA (61 punti)
  • FILETTI DI TONNO ZAROTTI IN OLIO DI OLIVA (60 punti)
  • FILETTI DI TONNO MAREBLU VEROSAPE IN OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (60 punti)
 
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