“Tra un esame e l’altro all’università producevamo petrolio”. È così che due fratelli hanno creato uno dei migliori oli d’Italia – .

“Tra un esame e l’altro all’università producevamo petrolio”. È così che due fratelli hanno creato uno dei migliori oli d’Italia – .
“Tra un esame e l’altro all’università producevamo petrolio”. È così che due fratelli hanno creato uno dei migliori oli d’Italia – .

Un progetto che in realtà non era nemmeno un progetto. UN passatempo, un passatempo. Per i fratelli Luca E Giuseppe Esposito questo significava fare iloliotanto da dedicare a quest’opera la pausa dagli esami universitari dell’autunno: «C’era un frantoio per la lavorazione conto terzi delle olive dove, tra una pausa universitaria e l’altra, aiutavamo io e mio fratello, guidati da un mastro oleario locale». La storia dell’azienda Le Ferré di Castellaneta in provincia di Taranto che quest’anno ha vinto il premio come “migliore miscela” nella guida Oli d’Italia 2024.

La scelta di lavorare le olive in modo professionale

All’inizio gli olivicoltori di quella zona che portavano le olive, soprattutto quelle più vecchie, non si fidavano di questi due ragazzi e di come usavano le macchine. Erano lì a controllare ogni goccia d’olio che arrivava. Dopo poco tempo se ne sono accorti l’olio che usciva da quel frantoio aveva qualcosa di diverso, una marcia in più: «Capacità organizzativa e rigore, curiosità e disponibilità hanno fatto di quel frantoio il primo della zona. Gli anziani non si fermavano più a controllare le loro olive e a monitorare la produzione dell’olio perché si fidavano di noi. Soprattutto hanno apprezzato, increduli, la pulizia delle stanze. Qualcosa di abbastanza insolito per loro che in un oleificio sono abituati a criteri di gestione delle commesse ben diversi”.

Diversificare la produzione

Da lì è iniziato un vero e proprio percorso di studi in cui si sono intrecciate alcune corrette intuizioni che hanno caratterizzato il successo dell’azienda. Innanzitutto il diversificazione produttiva che permette ad ogni palato di scegliere il prodotto più apprezzato, ma anche di abbinare il “suo” olio ad ogni piatto. A questo si aggiungono alcune peculiarità comunicative come il fatto di scrivere sempre “extra vergine” senza mai abbreviarlo in alcun modo, o la cura della grafica e una comunicazione del prodotto che rispecchiasse sempre la professionalità del loro modo di lavorare. «Abbiamo osato e rischiato per la nostra giovane età, per la proposta di più prodotti e non solo “olio”, per prodotti aromatizzati a base di extra vergine qualità; il tutto con un approccio orientato alle esigenze del cliente e non solo dell’azienda. Riteniamo di aver fatto molto in un settore altamente conservatore come questo”.

Com’è la “miglior miscela” del 2024

«E pensare che “Selezione” nasce proprio per rendere omaggio all’arte della miscelazione e alla professionalità del nostro mastro oleario, mio ​​fratello Giuseppe» ci racconta Luca. Ed è proprio questo il riconoscimento ottenuto nell’ultima edizione della guida Oli d’Italia. La migliore miscela del 2024 è un affascinante mix di varietà Coratina e Frantoio la cui trama aromatica è basata su sentori di carciofo, erba tagliata, baccello di pisello, mandorla, lattuga e note balsamiche. Al palato gode di grande equilibrio, senza mai essere invadente, e di una persistenza affascinante grazie alle sensazioni amarognole della rucola e a quella del pepe che arriva dritto in gola.

I numeri dell’azienda

«Eravamo in 3, oggi siamo 12, esportiamo in tutto il mondo e con i nostri prodotti raccontiamo la nostra storia territorio e il concetto di “made in Puglia”». La proprietà dei fratelli Esposito si estende nella campagna a pochi minuti dal centro di Castellaneta e comprende, oltre a frantoio, circa 4mila ulivi. La maggior parte del olive utilizzati per la produzione vengono acquistati sul territorio dopo un’accurata selezione. L’azienda produce anche una linea molto varia, 25 tipologie, di oli aromatizzati.

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