San Siro, la sentenza del TAR di ieri non cambia i piani di WeBuild: il motivo – .

San Siro, la sentenza del TAR di ieri non cambia i piani di WeBuild: il motivo – .
San Siro, la sentenza del TAR di ieri non cambia i piani di WeBuild: il motivo – .

La sentenza del TAR di Milano di ieri, che ha respinto il ricorso del Comune di Milano contro il vincolo sul secondo anello di San Siro, non cambia sostanzialmente nulla rispetto ai lavori sul progetto di restyling del Meazza presentato da WeBuild, come riferiscono fonti dalla stessa azienda. Il motivo, riporta Il Giorno, è semplice: Comune e, di conseguenza, WeBuild dava per scontato che il TAR respingesse la richiesta dell’amministrazione di pronunciarsi immediatamente sul futuro del secondo anello, visto che la restrizione, per legge, potrà entrare in vigore solo nel 2025, quando compirà 70 anni la seconda fila delle tribune dello stadio milanese, essendo stata completata nel 1955.

Le analisi per il piano di riqualificazione di San Siro per creare posti premium e strutture aggiuntive si stanno concentrando anche su altre parti dello stadio e dell’area. I lavori potrebbero concentrarsi sul primo anello, modificato in modo tale da creare un numero maggiore di posti premium rispetto a quelli attuali, posti vip e sky lounge che Milan e Inter potrebbero vendere a prezzi arbitrari ad aziende e tifosi facoltosi. Fuori dallo stadio, invece, WeBuild potrebbe proporre ai club di realizzare una serie di strutture di ospitalità pre e post partita, strutture utilizzabili sette giorni su sette, anche quando non ci sono partite: bar, ristoranti, negozi, palestre, alberghi. Tutti investimenti capaci di incrementare i ricavi delle due società.

 
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