La NASA pubblica un video di cosa vuol dire cadere in un buco nero – .

La NASA pubblica un video di cosa vuol dire cadere in un buco nero – .
La NASA pubblica un video di cosa vuol dire cadere in un buco nero – .

Ehi!

Turno di eventi

Una nuova simulazione della NASA ti porta dove nessun essere umano ha mai osato spingersi: nell’abbraccio opprimente di un buco nero.

La straordinaria visualizzazione, disponibile su YouTube in un video a 360 gradi e come spiegazione, mostra il viaggio di distorsione della realtà per avvicinarsi all’orizzonte degli eventi di un buco nero supermassiccio, il confine oltre il quale nulla, nemmeno la luce, ritorna.

“Le persone spesso chiedono questo, e simulare questi processi difficili da immaginare mi aiuta a collegare la matematica della relatività alle effettive conseguenze nell’universo reale”, ha detto Jeremy Schnittman, un astrofisico del Goddard Space Flight Center della NASA che ha creato le visualizzazioni. un comunicato della NASA sul video. “Così ho simulato due diversi scenari, uno in cui una telecamera – una controfigura di un audace astronauta – manca appena l’orizzonte degli eventi e si fionda indietro, e uno in cui attraversa il confine, segnando il suo destino.”

Fuori di testa

I buchi neri sono la fonte di molti misteri cosmici. La cosa più enigmatica di tutte è ciò che c’è al loro centro: una singolarità, ovvero un punto unidimensionale con densità infinita che è la fonte dello straordinario potere di questi oggetti.

Non esiste un modo reale per sapere cosa succede dietro un orizzonte degli eventi – a meno che non ti chiami Matthew McConaughey, ovviamente – ma i loro strani effetti gravitazionali al di fuori di essi offrono molto di cui meravigliarsi, come un fenomeno chiamato spaghettificazione. Quando un oggetto si avvicina all’orizzonte degli eventi, la differenza di gravità tra l’estremità anteriore dell’oggetto e quella finale può essere così estrema che inizia ad allungarsi in tubi simili a spaghetti.

E a questo proposito, le simulazioni hanno fornito alcuni consigli pratici per i futuri astronauti. “Se hai la scelta, vorrai cadere in un buco nero supermassiccio”, ha detto Schnittman.

“I buchi neri di massa stellare, che contengono fino a circa 30 masse solari, possiedono orizzonti degli eventi molto più piccoli e forze di marea più forti, che possono fare a pezzi gli oggetti in avvicinamento prima che raggiungano l’orizzonte”.

Il buco nero simulato è progettato per imitare quello supermassiccio nel cuore della nostra galassia, che ha una massa oltre 4,3 milioni di volte quella del nostro Sole. Si tratta di una grandezza quasi insondabile: la visione distante che vedi nel visualizzatore è di quasi 400 milioni di miglia di distanza.

Dal punto di vista della telecamera condannata, per cadere nell’orizzonte degli eventi ci vorrebbero tre ore. Ad un osservatore esterno, tuttavia, la telecamera sembrerebbe bloccata appena prima della soglia a causa delle immense distorsioni dello spaziotempo.

Ma comunque sembri, il destino della fotocamera è sicuramente segnato.

“Una volta che la telecamera attraversa l’orizzonte, la sua distruzione per spaghettificazione è a soli 12,8 secondi di distanza”, ha detto Schnittman. Secondo la NASA, a quel punto mancano solo 79.500 miglia alla singolarità, un viaggio che si completa in un istante.

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