Circa duecento persone hanno riempito la sala Martelli di Toscanella di Dozza la sera di mercoledì 8 maggio 2024 per assistere all’incontro faccia a faccia tra i candidati sindaco di Dozza Luca Albertazzi del Progetto Dozza e Luca Mainieri del Cambiamento per Dozza e Toscanella Lista, una coalizione progressista che comprende diversi soggetti politici del centrosinistra, del M5S e della cittadinanza. Il Nuovo Diario Messaggero ha organizzato e moderato l’incontro con il direttore Andrea Ferri e la redazione del settimanale. Il pubblico è stato invitato fin dall’inizio a non reagire con applausi e interventi e certamente l’altissimo clima competitivo della campagna elettorale dozzese è stato frenato e smorzato. Questo forse ha permesso di affrontare meglio diversi temi: l’alluvione, la sanità e il post-pandemia, il volontariato, ovviamente la questione aperta dell’impianto di trattamento rifiuti CFG di Toscanella. Ma anche le proprie scelte politiche: Albertazzi iniziò con il Pd e poi se ne andò per fondare Progetto Dozza «lontano da vecchie logiche partitiche e appartenenze ideologiche», Mainieri aderì all’associazione Progetto Dozza e poi se ne andò per «la mancanza di dialogo e il tradimento dell’idea iniziale”. Entrambi molto tranquilli, i candidati non hanno mancato di prendersi in giro a vicenda. Alla domanda finale e “personale” del direttore Ferri «nomina un punto di forza e di debolezza politica del tuo avversario», Luca Mainieri ha risposto: «Luca Albertazzi ha sicuramente una capacità oratoria che gli invidio, il suo difetto è la mancanza di empatia». Dal canto suo Luca Albertazzi ha chiuso con: “Non dico niente, non lo conosco”. Il pezzo completo venerdì sulle pagine del Corriere Romagna.
Alluvione, sanità, post pandemia, impianto dei rifiuti, la sfida di Luca a Dozza nel faccia a faccia tra Mainieri e Albertazzi – .
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