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Le principali novità campane di ieri, Mercoledì 8 maggio 2024.
Avellino – La valutazione del macchinario sul quale lo scorso 22 febbraio è morto l’operaio Domenico Fatigati, 52 anni. (LEGGI QUI)
Benevento – Una bomba inesplosa in una busta consegnata in ufficio, poi una serie di lettere minatorie. Lo ha riferito direttore nazionale della Fiom CGIL, Rosita Galdiero, che ha ricevuto subito grande solidarietà, mentre il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica le ha assegnato prima un agente di scorta e poi una sorveglianza rafforzata, con un’auto ufficiale e due agenti che la seguono in tutti i suoi spostamenti. Secondo gli investigatori di Digos di Beneventoad avviare le indagini è stato proprio l’automobilista a ‘confezionare’ fisicamente le minacce, Fulvio Piccirilli. Gli inquirenti avevano infatti iniziato le indagini nel 2021, quando erano iniziati i primi episodi sospetti. Tutto questo fino all’esito di ieri con Galdieri e Piccirilli indagati per detenzione illegale e detenzione di proiettile inesploso, simulazione di delitto e truffa. Intanto la sindacalista si è sospesa da ogni incarico. (LEGGI QUI)
Caserta – Nessuna tortura con manganelli è stata effettuata dagli agenti penitenziari durante i pestaggi avvenuti il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). La circostanza è stata denunciata dal detenuto Antonio Flosco, che si è costituito parte civile ed è stato ascoltato oggi come testimone, ma è stato smontato dalla Procura con una raffica di domande che lo hanno messo sotto pressione. (LEGGI QUI)
Napoli – Nemmeno la seconda giovane donna investita a Napoli, nella notte tra sabato e domenica, nel quartiere Fuorigrotta, ce l’ha fatta. È morta all’ospedale San Paolo, dove era ricoverata in prognosi riservata, la 27enne Rita Granata. Nella folle ‘notte delle auto assassine’, nelle stesse ore, si è registrata un’altra vittima, sempre nella zona ovest della città. Si tratta di Sara Romano, 21 anni, investita e uccisa sul colpo in via Cattolica da un’auto pirata. (LEGGI QUI)
Salerno – La Corte del Riesame di Salerno si è pronunciato contro l’istanza con cui la Procura aveva chiesto la sospensione di Enrico Coscioni dall’incarico di presidente dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Una decisione simile a quella adottata dal gip lo scorso marzo, contro la quale la Procura aveva presentato ricorso. (LEGGI QUI)
